Galliani: 'Allegri saldato con fiamma ossidrica alla panchina Milan'. Purché non la usi Berlusconi
Il futuro di Massimiliano Allegri sarà ancora al Milan. Parola dell'amministratore delegato del rossonero, Adriano Galliani: "Allegri è saldato con la fiamma ossidrica alla nostra panchina", ha sentenziato, chiudendo di fatto ad ogni discorso legato al futuro del tecnico rossonero. Almeno per ora, perché come sempre saranno i risultati a decidere: non dovesse arrivare la qualificazione alla prossima Champions League, il Milan si separerà da Massimiliano Allegri.
Galliani ha parlato poi anche della crisi di Stephan El Shaarawy: "Capitano nelle carriere degli attaccanti momenti così - precisa - bisogna continuare a lavorare, come dimostra recentemente Cavani. Campionato? L'obiettivo resta il secondo posto".
Poi su Balotelli: "Fino ad ora ha rispettato le aspettative. Champions? Tiferò per la Juventus, in Europa tifo sempre per la squadre italiane indipendentemente dal colore della maglia".
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(x.j.). Adriano Galliani è il miglior dirigente del calcio italiano. E l'afferma uno che non gliele mai mandate a dire, sin dal tempo del suo conflitto d'interessi (mai risolto) quando, simultaneamente era presidente della Lega, vicepresidente vicario del Milan e pezzo da novanta delle reti tv che allora si chiamavano Fininvest.
In estate, su ordine di Silvio Berlusconi, il fedelissimo Numero Due, in Via Turati dal 1986, rase al suolo l'organico. Eppure, è stato sempre Galliani a prendere Pazzini in agosto e Balotelli in gennaio; a difendere l'allenatore a spada tratta le troppe volte in cui, fra settembre, ottobre e novembre 2012, l'ex premier voleva cacciare il livornese.
Indimenticabili le infelici sortite presidenziali su Guardiola (Milanello, 24 novembre 2012: "Guardiola? Sì, è vero, ci siamo anche noi. Chi non lo vorrebbe? Cercheremo di prenderlo, ma le favorite sonole inglesi").
O le pessime esternazioni venete in campagna elettorale (Campodarsego, Padova, 9 febbraio 2013: "Allegri? No el capisse un casso").
O il fortunatamente inascoltato diktat al livornese prima di Milan-Barcellona (Milanello, 19 febbraio 2013: "So qual è il ruolo di un Presidente. So qual è il ruolo dell’allenatore e lo rispetto. Se il Presidente non è d’accordo con l’allenatore, lo licenzia. Allegri è ancora lì ed ha un altro anno di contratto. Io posso dare dei suggerimenti. Ci vuole una marcatura a uomo su Lionel Messi, il pericolo numero 1 degli spagnoli. Il mio suggerimento in questa occasione sarebbe che qualcuno degli uomini del Barcellona, un certo Messi, dovrebbe essere curato a uomo").
Allegri non gli ha dato retta e il Milan ha vinto per 2-0.
Ecco perchè, calciomercato.com, che Allegri ha sempre difeso, prende atto con piacere delle rassicurazioni di Galliani e della sua insospettabile attività di saldatore di panchine. Anche se qualcuno dovrebbe spiegargli che la fiamma ossidrica serve per tagliare o per aprire cassaforti, non per incollare un allenatore alla panchina.
Ecco perchè Allegri si augura che la fiamma ossidrica non la usi Berlusconi.