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    Addio alla Champions League? E allora facciamo un supercampionato d'Europa aperto a tutti

    Addio alla Champions League? E allora facciamo un supercampionato d'Europa aperto a tutti

    • Antonio Martines
    La fine di questo 2016 sarà un periodo cruciale per le sorti del calcio europeo: a Dicembre, infatti, la UEFA aprirà il famoso tavolo di discussione attorno al quale si deciderà se continuare con la formula dell'attuale Champions League oppure se attuare una profonda riforma, che nelle intenzioni dei club più ricchi dovrebbe essere un campionato chiuso in stile NBA, composto esclusivamente dal gotha del calcio europeo. Negli ultimi mesi, le voci riguardanti un'imminente modifica si sono fatte sempre più insistenti, e diverse sono state le proposte, ma tutte con un unico comun denominatore: tutelare i club più ricchi e prestigiosi, valorizzando il cosiddetto brand. Che cosa poi voglia realmente significare questo benedetto brand non si è mai capito però. Oggi come oggi club come PSG, Chelsea e Manchester City pare che abbiano molto più “fascino” di Ajax, Benfica e Liverpool, eppure quelle che hanno fatto la storia sono queste. Quale sarebbe quindi il brand giusto? Misteri del calcio moderno...L'attuale Champions League dal punto di vista finanziario è una manifestazione piuttosto remunerativa. Il solo accesso alla fase a gironi procura l'incasso di 12 milioni di euro, se poi si arriva agli ottavi si guadagnano altri 5,5 milioni e cosi via: 6 milioni per i quarti, 7 per le semifinali e ben 15 in caso di vittoria o 10 di solo raggiungimento della finale. A tutto ciò vanno poi aggiunti i soldi del famoso Market Pool, ovvero i proventi derivanti dai diritti televisivi nazionali che l'Uefa dà ai club partecipanti, e tale somma varia a seconda dei casi. Insomma, parliamo di una manifestazione ricca, ma forse non ricchissima, e che ha il difetto non da poco di premiare non sempre la squadra più forte, ma soprattutto quella più forte e fortunata, che arriva col miglior grado di forma a Maggio. Basta dare infatti un'occhiata all'albo d'oro per rendersene conto. Da quando è stata introdotta la nuova formula, nel lontano 1992, mai nessun club è riuscito ad ottenere una doppietta. L'ultimo a confermarsi campione d'Europa per due anni di fila è stato il Milan di Sacchi, ma parliamo di un'altra formula e di un altro tempo. Adesso si è deciso che forse è arrivato il momento per un nuovo cambiamento, e l'idea è appunto quella di creare un campionato chiuso, al quale possano prendere parte sempre gli stessi club, ovvero quelli più ricchi e prestigiosi. Ma qui si ritorna al discorso di prima: meglio il dorato presente di Chelsea, Manchester City e PSG oppure il glorioso e polveroso passato di Benfica, Ajax e Liverpool? Forse si potrebbe tagliare la testa al toro, semplicemente traducendo le parole in fatti, ovvero: se si parla sempre di campionato europeo, perché non farne uno come si deve? E allora che campionato sia! Ma sul serio, nel vero senso della parola. Facciamo un campionato di 20 squadre con girone all'italiana e partite di andata e ritorno. Ma un campionato che sia di fascia altissima, composto esclusivamente da squadre campioni nazionali – e non da mandrie di Inglesi o Spagnole – altamente meritocratico e soprattutto, udite udite, aperto e totalmente rinnovabile una stagione sportiva dopo l'altra; ad eccezione del club campione in carica, che però, per riqualificarsi dovrebbe affrontare un'ulteriore prova, ma andiamo con ordine. Dicevamo rinnovabile, perché di anno in anno le 20 squadre che vi prendono parte cambierebbero in base ai vincitori dei vari campionati nazionali, ad esempio se la Juve quest'anno vince lo scudetto, il prossimo anno parteciperà solamente al campionato d'Europa, ma non a quello Italiano, al quale ritornerebbe automaticamente nel caso in cui non dovesse diventare campione d'Europa. Questo meccanismo ci darebbe come prima conseguenza quello di non vedere mai più una squadra trionfare per due anni di fila nel proprio campionato nazionale - tranne in un caso molto particolare che spiegheremo più avanti - e non è una cosa da poco, visti i cicli interminabili che si vedono attualmente in nazioni come Italia, Germania e Francia. Le 20 squadre che vi prendono parte, dovrebbero essere le squadre campioni delle corrispondenti 20 migliori federazioni in base al proprio coefficiente UEFA nazionale. Ad esempio l'anno prossimo prenderebbero parte – in base all'attuale ranking UEFA per nazioni – i campioni nazionali di: Spagna, Germania, Inghilterra, Italia, Francia, Portogallo, Russia, Ucraina, Belgio, Turchia, Svizzera, Repubblica Ceca, Olanda, Grecia, Romania, Croazia, Austria, Svezia e Bielorussia. Ovviamente la griglia delle federazioni cambierebbe in base al coefficiente UEFA, che si calcolerebbe di anno in anno in base al piazzamento del proprio club rappresentante, e il meccanismo sarebbe semplicissimo: 20 punti per il campione del torneo e uno di meno a scalare, posizione dopo posizione, fino ad arrivare all'unico punto che spetterebbe all'ultimo in classifica. Questo meccanismo darebbe la possibilità a tutte le federazioni di poter competere con quelle più ricche. Ovviamente però starete pensando che l'Europa calcistica non è composta solo da venti federazioni, e qui viene il bello, perché tutte le altre 34 federazioni d'Europa parteciperebbero con il proprio club campione nazionale ad una nuova rinnovata e spettacolare Coppa Uefa che potrebbe svolgersi nel mese di Luglio con scontri a eliminazione diretta e che esprimerebbe il club vincitore che andrebbe poi a prendere il posto di quello che è arrivato ultimo nel campionato d'Europa l'anno precedente. Per evitare poi che una federazione possa avere due club all'interno del supercampionato si potrebbe fare uno spareggio tra il club campione d'Europa e quello campione nazionale che viene dalla rispettiva federazione. Ad esempio prendiamo il caso della Spagna (caso particolare citato prima), facciamo finta che il Real Madrid quest'anno abbia conquistato il Campionato Europeo al posto dell'attuale Champions League: ebbene, per poter difendere la corona dovrebbe riguadagnarsi l'iscrizione al massimo torneo continentale sfidando in una gara di andata e ritorno (valida per la supercoppa Europea) il club campione di Spagna di quest'anno, ovvero il Barcellona. Nel caso in cui il Real dovesse aggiudicarsi questa sfida, ritornerebbe automaticamente nel Campionato d'Europa e il Barca rimarrebbe nella Liga, potendo cosi riprovare a vincerla per il secondo anno di fila. Ma è soprattutto dal punto di vista finanziario che si potrebbe fare veramente un salto quantico. Un simile torneo, organizzato e sponsorizzato nel modo giusto, darebbe l'opportunità ai club di tutte le federazioni europee di poter competere ad armi pari con i soliti noti. Una mossa vincente dal punto di vista economico potrebbe essere quella di creare un montepremi fisso di almeno un miliardo di euro da distribuire in parti uguali a tutti i 20 club partecipanti nel momento stesso dell'iscrizione, assegnando ai vari club campioni nazionali, una somma fissa e uguale per tutti, di 50 milioni di euro da spendere obbligatoriamente in fase di mercato in modo da potersi presentare ai nastri di partenza con una formazione adeguatamente competitiva; questo si in modello NBA.  E' chiaro che almeno per le prime edizioni il divario tra le grandi federazioni storiche e quelle minori sarebbe evidente, ma con un simile meccanismo, alla lunga anche la Dinamo Minsk diventerebbe competitiva. Per quanto riguarda la squadra campione d'Europa, questa incasserebbe altri 50 milioni come premio finale, arrivando a totalizzarne 100. Il calendario di questo campionato d'Europa potrebbe essere spalmato nel corso della settimana, con due partite al giorno dal Lunedi al Venerdi, lasciando il fine settimana libero per lo svolgimento dei campionati nazionali. Una proposta del genere, nel calcio odierno può sembrare alquanto strana, eppure se ci pensate, avrebbe delle ripercussioni estremamente positive, dal punto di vista sportivo, economico e anche e soprattutto dal punto di vista del seguito dei tifosi. Innazitutto dal punto di vista sportivo, in un torneo del genere, vincerebbe con molta più probabilità di quanto non possa accadere in una coppa, la squadra realmente più forte. Poi si renderebbero protagoniste aree calcistiche che non sono mai state sotto i riflettori.  Si ridarebbe visibilità e competitività finanziaria a gloriosi club del passato caduti nel dimenticatoio, che pure a loro tempo fecero la storia d'Europa, mi riferisco alle varie Steaua Bucarest, Stella Rossa, Dinamo Kiev, Anderlecht... Per non parlare poi del fascino che riacquisterebbe la vecchia Coppa Uefa, che sarebbe un gustoso antipasto del Campionato Europeo per club e diventerebbe un torneo di assoluto prestigio, visto che rappresenterebbe l'unica porta d'accesso per tutte quelle squadre provenienti da federazioni che al momento non hanno il ranking sufficiente. La stessa cosa accadrebbe per la Supercoppa d'Europa, che finalmente avrebbe un senso, perchè rappresenterebbe uno spareggio di lusso tra il campione d'Europa e lo sfidante proveniente dalla propria lega nazionale. Tutto ciò poi ridarebbe una centralità e un prestigio rinnovato anche e soprattutto ai campionati nazionali, che si svolgerebbero in assoluta autonomia e senza continui cambi di calendario, dovuti agli incroci che si verificano oggi con la stagione delle coppe europee. Si distribuirebbero ricchezza e sviluppo nei confronti di quei movimenti calcistici, che oggi non hanno appeal da nessun punto di vista. Ci sarebbero dei miglioramenti anche in termini di spettacolo, perché diminuirebbe per tutti la quantità di partite disputate a tutto vantaggio della qualità e questo restituirebbe al rituale della partita una rinnovata sacralità. Infine si creerebbero i presupposti per assistere alla nascità di nuove leggende sportive, come è accaduto ad esempio quest'anno con il Leicester e con il Portogallo. Tutto ciò sarebbe mai più possibile in un ricco e reazionario campionato composto dai soliti noti? Pensiamoci bene prima di ridurre il calcio a una roba noiosa come il circus della Formula 1.

    @Dragomironero

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