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    Zapata è diventato grande: ora l'Atalanta può sognare la Champions

    Zapata è diventato grande: ora l'Atalanta può sognare la Champions

    • Giuseppe Garetti
    Duvàn Zapata è l'uomo del momento in casa Atalanta ma non solo. Il colombiano si trova in un autentico stato di grazia, sono infatti nove i goal messi a segno nel mese di dicembre. Più di chiunque altro nei maggiori campionati europei, alle sue spalle, troviamo gente come Messi, Kane, Salah e lo stesso CR7 affrontato durante il Boxing Day.

    NUMERI DA CAPOGIRO - Un goal ogni 58 minuti, media di 1,50 a partita se teniamo in considerazione solo il mese di dicembre. Prima di questo mese infatti, il numero 91 bergamasco aveva messo a segno solo un goal, il 4 novembre contro il Bologna, con il quale comunque permise all'Atalanta di conquistare tre punti in un momento di difficoltà. Dopo il goal seppur inutile segnato contro il Napoli, sua ex squadra il primo dicembre, il colombiano non si è più fermato, arrivando a sfiorare il record di Nordhal che nel febbraio 1950 realizzò 10 reti.

    CRISI SUPERATA 
    - Dopo le prime giornate di campionato, due erano le conclusioni tratte dai nerazzurri. La squadra era in crisi di risultati e gli attaccanti segnavano poco e niente. Erano infatti più i goal messi a segno dai difensori che dagli attaccanti dopo le prime uscite della squadra del Gasp. Tendenze del tutto ribaltate, sia per quanto riguarda la posizione in classifica, dove complice l'andamento lento delle rivali, l'Atalanta ricopre l'ottavo posto, a -2 dalla zona Europa League e -4 dalla zona Champions, che a questo punto diventa l'obiettivo numero uno della stagione. Obiettivo che i nerazzurri possono inseguire anche grazie ai propri attaccanti, e infatti questa la seconda tendenza negativa del tutto ribaltata. Emblematica infatti, l'ultima parita contro il Sassuolo, dove l'Atalanta ha mandato a segno tutti e tre gli attaccanti, con Ilicic che ha messo a segno addirittura una tripletta da subentrato.

    DA FLOP A TOP  - Nella sua carriera, l'attaccante colombiano ha sempre vissuto diversi alti e bassi con le maglie di Napoli, Udinese e Sampdoria. Dopo l'inizio difficile in quel di Bergamo, ora tutti stravedono per lui, ed è proprio il suo allenatore ad elogiarlo per la continuità che finalmente sembra aver trovato. Dotato di grande fisicità e senso del goal, sa essere devastante come dimostrato già più volte, sembrando di fatto il partner ideale per il tridente con Ilicic e il Papu Gomez.

    Quest'Atalanta arrivata al giro di boa, adesso può davvero sognare in grande, grazie soprattutto a "El Ternero" (il vitello), soprannome bizarro, affidatogli in Sudamerica da uno dei suoi primi allenatori, per i versi che emetteva quando sbagliava goal, simili appunto, a quelli del bovino.

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