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VLAHOVIC (Juventus): molto semplicemente, sua maestà il capocannoniere. Va in cima alla lista di diritto, anche perché ci ha mostrato di tutto. Non c’è gol che non sappia fare. Un fatto stride tuttavia: per i nostri inviati, la sua media-voto (6,26) è inferiore a quella di Scamacca (6,32), Abraham (6,36), Osimhen (6,38), Immobile (6,47) e Zapata (6,66). È una contraddizione o cosa?

CABRAL (Fiorentina): che passo assumerà la squadra di Italiano con questo nuovo centravanti? Forse appena più pesante, ma comunque ‘felpato’. Cabral a tratti sembra quasi più tecnico di Vlahovic, il che non significa automaticamente più forte, ovvio. Di certo ha colpi da brasiliano e una capacità associativa che apre nuovi scenari.


IKONÉ (Fiorentina): molti tifosi viola sognavano di vedere il funambolo francese accanto al solista Dusan. Potrebbero rimanere stupiti dall’intesa con Cabral. Lasciamo che Italiano li accordi.Â
BOGA (Atalanta): Gasperini deve solo dargli una ‘svegliata’ tattica e caratteriale, farlo diventare un po’ più totale, meno specializzato. Come reagirà Boga? È un’incognita. Questo giocatore si è addormentato negli ultimi anni di Sassuolo. Ma il potenziale c’è, l’hanno visto tutti.


OLIVEIRA (Roma): personalità da vendere, e del tipo più audace, quella portoghese. Ha già cambiato la Roma, ha già segnato. Sì, perché questo centrocampista non solo conosce il gioco perfettamente, porta gol.Â

ZAKARIA (Juventus): ‘compasso Zak’, potremmo ribattezzare lo svizzero. Sia per le lunghe leve che si aprono volentieri a sradicare e controllare palloni metà e metà nelle sue strane conduzioni, sia per la geometria dei passaggi. In Bundesliga, questa stagione, è stato uno dei tre centrocampisti a completare almeno il 90% dei propri passaggi (gli altri due sono Witsel e Kampl). Copre il campo come pochi. Aiuto vero per il povero Locatelli.Â
SENSI (Sampdoria): infortuni e concorrenza l’ hanno relegato ai margini del progetto di Inzaghi. Ma adesso ci pensa il Maestro a rimetterlo in pista, fisico permettendo. Per il gioco di Giampaolo infatti è l’ ideale, in qualsiasi ruolo del centrocampo può fare la differenza. Se Sensi trova continuità , la Samp è a posto. O addirittura volerà .

AMIRI (Genoa): forse il colpo più sorprendente del mercato di Spors. Ricorda vagamente Calhanoglu, per visione di gioco e tocco. È un trequartista che non c’entra niente con la lotta salvezza, eppure è chiamato ad affrontarla e a risolverla da protagonista. Un compito mai banale.

GOSENS (Inter): la risposta a Vlahovic dell’Inter sistema il gioco delle coppie di Inzaghi sulle fasce. Nessuno ha una batteria di quinti così forte in Serie A, e vorrei andare a controllare in Europa. Da una parte Dumfries e Darmian, dall’altra Perisic e Gosens, senza dimenticare il jolly Dimarco. Capite il livello pazzesco di cui si sta parlando?Â

MAITLAND-NILES (Roma): a dire il vero due errorini importanti li ha già fatti, in fase difensiva, ma è la gamba da Premier che alla lunga verrà fuori. Anzi, si sta già vedendo la differenza rispetto a Karsdorp.

FAZIO (Salernitana): è senza dubbio il colpo più appariscente per quanto riguarda la categoria centrali. Dovrà rialzare una retroguardia crivellata, decisamente a terra. Rischia una parabola alla Godin? È chiaro che rischia. Ma questo vale per tutti i colpi ad effetto di Sabatini. Fumo negli occhi o polverina magica?Â
