Acerbi si è preso l'Inter: zittiti i pregiudizi, aspettando Matturro
Cristian Giudici
Il calcio è democratico: giocano i migliori. L'ultima conferma in questo senso è rappresentata da Francesco Acerbi. Arrivato in prestito dalla Lazio nell'ultimo giorno di mercato estivo, il difensore era stato accolto dai suoi nuovi tifosi con un po' di scetticismo (per usare un eufemismo). Sin dalle prime voci sul suo possibile approdo in maglia nerazzurra, era partita una campagna contro di lui sui social. Dove la maggior parte delle critiche riguardava il suo sorriso dopo l'errore commesso allo scadere della partita persa in rimonta all'Olimpico contro il Milan, rilanciato dal gol-scudetto di Tonali. Era il 24 aprile, tre giorni prima del recupero di campionato perso dall'Inter a Bologna con la papera di Radu nel finale. Sotto accusa c'era anche l'età di Acerbi: 34 anni. Secondo diversi tifosi, sarebbe stato meglio tenere Ranocchia oppure puntare su un giovane prodotto del vivaio. Due mesi dopo il campo sta dando ragione ad Acerbi, il nuovo acquisto più utilizzato da Simone Inzaghi insieme a Onana e Mkhitaryan, due colpi a parametro zero. Ma gli esami non finiscono mai e il prossimo è domenica sera contro la Juventus allo Stadium di Torino, dove Acerbi parte in vantaggio nel ballottaggio con de Vrij al centro della difesa a tre con Skriniar e Bastoni. In prospettiva futura i dirigenti nerazzurri hanno messo gli occhi sul giovane uruguaiano Alan Maturro (classe 2004) del Defensor Sporting (LEGGI QUI). Ma ora il presente dell'Inter si chiama (anche) Francesco Acerbi, classe 1988: sedici anni in più e non sentirli.