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    Abraham: 'Roma in Champions coi miei gol e grazie a zio Mourinho, sul Portogallo...'

    Abraham: 'Roma in Champions coi miei gol e grazie a zio Mourinho, sul Portogallo...'

    Tammy Abraham alla riscossa. L'attaccante inglese della Roma ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Il club giallorosso resta sempre molto importante nella mia vita, faremo del nostro meglio e penso che ci qualificheremo alla prossima Champions League". 

    SU E GIU' - "Questa volta è accaduto a me di attraversare degli alti e dei bassi nel corso della stagione, ma prima era successa ad altri calciatori e capiterà ancora. Lo scorso anno è stata una grande stagione, dove tutto mi è andato bene, per il verso giusto. In questa è vero, sono partito un po’ lentamente, ma ho voglia di rifarmi, sia io e sia la squadra. E poi sono anche convinto che questi momenti alla lunga ti rendano più forte. Io sono abituato a cercare di fare sempre meglio di ciò che ho fatto prima. Non mi accontento mai, voglio sempre migliorare e cerco sempre di alzare il più possibile l’asticella. Vorrei ripetermi, l’obiettivo è di finire come lo scorso anno, ma se possibile anche meglio". 

    NIENTE QATAR - "La delusione per non essere andato al Mondiale è stata grande? Non direi grande. Sicuramente è stata una delusione, non ne sono stato contento, è chiaro. Però anche queste sono cose che ti rendono più forte, che ti lasciano quella voglia di fare sempre di più, di migliorare. Del resto, anche in passato la mia carriera è stata sempre caratterizzata da questi momenti. E poi sono ancora giovane, ho ancora tanti anni davanti, sono sicuro che avrò il tempo e il modo di partecipare a un altro Mondiale. Ora sono concentrato solo sulla Roma, voglio aiutarla a fare sempre meglio nel presente e nel futuro". 

    MOURINHO - "Per me con lui è come avere uno zio qui a Roma, io il mister l’ho sempre visto così. È un punto di riferimento. Lui vuole sicuramente il meglio per me, mi sprona in ogni modo. Quando non mi esprimo al meglio me lo dice e anche quando gioco bene è uno che non si accontenta. E questo è proprio quello di cui ho bisogno, un allenatore che mi guidi sempre. Non mi serve uno che mi dia pacche sulla spalla, ma uno che mi dimostri fiducia come lui. E' un grande allenatore, è normale che tutti lo vogliano. Per me poi è anche un onore che una nazionale importante come il Portogallo lo cerchi. Ma sono sicuro che il mister è concentrato solo sulla Roma. Delle tanti voci abbiamo letto, ma dentro la squadra non se ne parla. Siamo concentrati sulla ripresa della stagione". 
     

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