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Abolizione della figura dell'agente Fifa: cambiare tutto per non cambiare niente, altrimenti si scatenerebbe il caos
Cataliotti ormai sembra che si sia arrivati a un bivio: l'Agente Fifa verrà sostituito dalla figura dell'intermediario oppure no?
Voglio ricordare che 70 anni fa la FIFA, in occasione del Congresso di Berlino del 1936, proibì ai calciatori di servirsi dei procuratori e ciò per scoraggiare l'illegalità. Di acqua sotto i ponti, da allora, ne è passata tanta, ma ancora oggi il destino degli agenti dei calciatori sembrerebbe nuovamente incerto. E' una decisione che dovrà essere presa in seno agli organi della FIFA e, solo in un secondo tempo, potrà essere oggetto d'esame da parte delle singole Federazioni. Allo stato attuale nulla però sembra essere cambiato, tanto che la FIFA ha fissato regolarmente la data d'esame per gli aspiranti agenti dei calciatori in data 3 aprile 2014, esame che, poi, la nostra Federazione, libera di decidere in tal senso, non ha organizzato.
Ammettiamo che venga abolita la figura dell'agente FIFA. Entrerebbe in scena quella dell'intermediario. Quali le differenze?
Nessuna dal punto di vista dell'attività di rappresentanza degli interessi dei calciatori. La grande differenza andrebbe ricercata nella ventilata intenzione di liberalizzare la suddetta attività con contestuale abolizione dell'albo agenti fifa. L'intermediario, pertanto, dovrebbe, per poter lavorare, richiedere una semplice registrazione e non l'iscrizione ad un albo. In pratica, chiunque potrebbe intraprendere l'attività di agente dei calciatori, al di là della propria preparazione scolastica (ad oggi occorre essere diplomati per diventare agenti!) e dell'obbligo di sostenere un esame di idoneità.
Quali le ragioni di questa possibile rivoluzione?
Due sono le ragioni prevalenti: l'abusivismo e la mole impressionsante, ancora da smaltire, di contenziosi inerenti l'attività degli agenti che si è accumulata sulle scrivanie degli organi della FIFA. Se tanti finti procuratori lavorano più di quelli in possesso di regolare licenza - questa sembrerebbe una delle argomentazioni della FIFA - che si dia vita alla liberalizzazione dell'attività stessa, attività difficile da monitorare e da sanzionare in caso di violazione delle norme del Regolamento Agenti.
Quali le conseguenze?
Crollerebbe il divieto del "doppio mandato", vale a dire la possibilità per l'agente di rappresentare contemporaneamente gli interessi sia dei calciatori che delle società, i nuovi "intermediari" non sarebbero più soggetti ad alcun potere regolatorio e disciplinare, verrebbero cestinati i mandati prestampati dalla FIFA e dalle singole Federazioni. Un caos? Forse sì, e, forse, proprio per queste considerazioni le cose potrebbero rimanere ancora ferme ai nastri di partenza, come del resto da 12 anni a questa parte!