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    Abodi: 'Serve una scuola di tifo per ridurre la violenza, parlerò con club e FIGC. San Siro? Una sola certezza'

    Abodi: 'Serve una scuola di tifo per ridurre la violenza, parlerò con club e FIGC. San Siro? Una sola certezza'

    • Redazione CM
    Il Ministro dello Sport Andrea Abodi, a Parigi per incontri bilaterali e un evento della Confederazione Europea di Scherma, è intervenuto pubblicamente in Ambasciata, rispondendo anche a una domanda su come frenare la violenza tra tifosi: 

    “Non è né una novità né un problema solo italiano, ma mette a repentaglio la nostra reputazione. Ne ho parlato con i presidenti Gravina e Casini, l'impegno comune finora ha drasticamente ridotto il problema dentro gli stadi, ma la guardia non va abbassata. Ciò che succede fuori mi fa distinguere tra tifoso e il violento che delinque. Le società ne sono consapevoli: tifo e violenza sono inconciliabili e va insegnato anche in scuole del tifo che i club e la federazione devono sviluppare. Poi va fatto un ulteriore salto di qualità in sicurezza e controlli, tramite le tecnologie, nel rispetto della privacy, senza militarizzare gli stadi”.

    STADI PER EURO 2032 - “Il dossier federale è pronto. C'è un primo step a marzo e l'Uefa deciderà a settembre. L'Italia ha un problema di arretratezza degli stadi, ma spero che l'Uefa saprà valutare l'opportunità di attribuire un tale evento a un grande paese come il nostro, per la qualità degli stadi esistenti e l'esigenza di migliorare ciò che c'è già. Lasciare eredità positive dipende dalla lungimiranza di chi si candida e di chi assegna l'evento. Se il piano prescinde dall'Europeo? Deve prescinderne, ma è evidente che l'Europeo sia una spinta che poi garantisce l'impegno formale da parte del governo”.

    SAN SIRO - “La certezza è che San Siro sarà il teatro della cerimonia di apertura dei Giochi del 2026. Capisco l'esigenza dei club di garantire anche ai tifosi e al calcio italiano una capacità competitiva che passa dalla modernità delle infrastrutture. E comprendo le sensibilità sul valore storico da preservare di San Siro. Nelle grandi città di altri Paesi dove ci sono più squadre, ci sono anche più stadi. Ma la questione riguarda soprattutto l'amministrazione della città di Milano e i due club”.

    SPONSORIZZAZIONI E BETTING - “Al di là di normali approfondimenti, è prioritario riconoscere diritti, e non solo oneri, a chi organizza eventi sui quali si scommette. È un percorso che porto avanti rispettosamente all'interno del governo, e spero di chiudere nell'arco di qualche mese. Il tema delle sponsorizzazioni e pubblicità è più articolato. Include il contrasto alla ludopatia e la promozione del gioco legale, quindi tracciabilità e limiti di spesa. Va separata l'abilità dall'azzardo. Presenterò un'ipotesi che faccia emergere tale differenza e valorizzi un comprato sul quale lo Stato fa leva: le concessioni inducono un ritorno economico, quindi è opportuno che si distingua il gioco lecito da quello illegale”.

    DIRITTI TV PER 5 ANNI - “I cinque anni sono un orizzonte su cui non ci saranno problemi. Mi preoccuperai di più delle condizioni odierne del mercato: chiudere oggi a cinque anni con un mercato sfavorevole può essere sconveniente. Meglio puntare a migliorare il prodotto, sul mercato domestico e internazionale, e il rapporto tra prodotto e tifosi. Sono convinto che ci sia potenziale inespresso partendo dalle inefficienze del prodotto, che maturano soprattutto all'estero dove il valore del nostro calcio è estremamente sottostimato. Una presenza fisica attraverso collaborazioni governative internazionali, come Ministero degli Esteri e Ice (Agenzia per la promozione all'estero, ndr), consentirebbe di arrivare più facilmente al consumatore finale, senza l'intermediazione di broadcaster che non ci fanno conoscere al meglio”.

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