Abete: 'Ripetizione Italia-Serbia sarebbe precedente enorme'. Decisione il 29
Da Nyon, in collegamento con Gr Parlamento, il presidente della Figc Giancarlo Abete parla della richiesta, inoltrata alla Uefa dalla Federcalcio serba, di ripetizione del match fra Italia e Serbia, incontro saltato martedì scorso a Marassi a causa delle intemperanze degli ultras serbi: "Il problema non è la colpevolezza o meno della Serbia, il problema è la linea di indirizzo che l'Uefa intende dare. Nel momento in cui si leggittimasse una situazione di atti vandalici come quelli che sono intervenuti a Genova, consentendo, alla Federazione a cui fanno riferimento i tifosi, di ripetere la partita, si creerebbe un precedente enorme, però noi abbiamo fiducia e il dovere di rispettare gli organi di giustizia sportiva. Ci sarà un giudizio di primo grado e qualora ci fossero responsi non graditi c'è sempre la possibilità di andare dal giurì d'appello".
"Siamo sereni e penso che sia corretto da parte della federazione italiana mantenere un profilo di grande serenità - aggiunge Abete -. La Figc ha fatto quello che si poteva fare, gli eventi sono accaduti in un modo abbastanza individuabile e noi siamo vittime di questa situazione. La partita doveva essere una festa di sport con tanti bambini e non è stato possibile. La Commissione disciplinare ora dovrà valutare quanto accaduto a Genova".
La Commissione disciplinare ha reso noto che esaminerà il caso il 29 ottobre, e non il 28, come comunicato in un primo tempo.