Abete replica ad Agnelli e Barbara Berlusconi
Sull'elezione del nuovo presidente della Figc: "In termini di metodo, concettualmente sono sempre stato contrario ai commissariamenti, che sono espressione dal basso e non dall'alto. Da questo punto di vista, ho rassegnato le mie dimissioni con lo scopo di attivare un iter in tempi brevi in modo da consentire alla Figc di potersi dare all'interno una nuova dirigenza".
E infine: "Nel 1997 la Figc fu commissariata perche' c'era una norma di clausola di largo consenso che non consentiva di vincere neanche con una maggioranza di oltre il 93%. Oggi c'e' un sistema di regole che premia il maggior numero di voti. Sull'unita' di intenti, l'importante e' che si svolga la maggior competizione democratica possibile. Le logiche verticistiche basate sul fatto di un pensiero unico riformista non mi appartengono. Per quanto mi riguarda continuero' a dare il mio contribuito nelle sedi adatte del comitato olimpico nazionale".