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  • Abete non voti Blatter:| E' da mandare a casa

    Abete non voti Blatter:| E' da mandare a casa

     

    di Xavier Jacobelli
    direttore www.quotidiano.net
     
     

    Basta leggere gli ultimi lanci d'agenzia per capire che grande è il caos sotto il cielo della Fifa, squassata da uno scandalo di dimensioni planetarie. L'indagine indipendente della Federcalcio inglese, precipitosamente archiviata stanotte (stanotte!) dall'organizzazione di Blatter, in realtà apre un altro squarcio inquietante sul mondo del colonnello svizzero e dei suoi sodali. Londra accusa la Fifa  di avere giocato sporco, assegnando i mondiali 2022 al Qatar anzichè al Regno Unito. Gli inglesi parlano apertamente di corruzione, Blatter risponde che va tutto bene e che non è vero nulla.  In attesa di leggere i nuovi capitoli della vicenda, come chiedono i britannici la cosa migliore è rinviare le elezioni che, guarda caso, contemplano un candidato unico, cioè sempre lo stesso: Joseph Blatter, 75 anni, svizzero, entrato nella Fifa nel 1977, direttore tecnico fino al 1981, segretario fino al 1998, anno della sua elezione alla presidenza alla quale è stato rilette per due volte di fila.

    Con una sortita fuori dal tempo e dallo spazio, come se nulla stesse succedendo in queste ore, il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete, è invece convinto di votare per Blatter e ha candidamente dichiarato che si allineerà alle direttive dell'Uefa di Platini, il quale, curiosamente, risulta essere un amico di Blatter oltre che il suo successore designato, ma nel 2015. Abete forse l'ha dimenticato, noi no: Blatter è il signore che nel 2000 inventò il golden gol, grazie al quale la Francia scippò il titolo europeo all'Italia, salvo poi cancellare la stessa regola, così come cancellò il silver gol; Blatter ha partorito il progetto, poi abortito, di allargare le porte, suddividere la durata di una partita in quattro tempi della durata di 15' l'uno per infarcire gli intervalli tv di spot pubblicitari; Blatter voleva abolire gli inni nazionali; Blatter si oppone alla moviola in campo per aiutare gli arbitri a sbagliare di meno; Blatter non ha detto una parola sulla vergogna di Ovrebo, l'arbitro che un anno faconvalidò il colpo di mano di Henry, grazie al quale la Francia andò a Sudafrica 2010 e l'Irlanda di Trapattoni rimase a casa. 

    Blatter, il 9 luglio 2006, a Berlino, si rifiutò di premiare gli azzurri campioni del mondo. Per giustificarsi, disse voleva fossero i dirigenti Uefa a premiare le finaliste in quanto entrambe erano Nazionali europee; successivamente cambiò versione e spiegò che aveva voluto così perché il giorno dell'inaugurazione del torneo, tutto lo stadio di Monaco l'aveva fischiato e insultato.

    Blatter è lo stesso che, il 30 ottobre 2006, alla tv australiana dichiarò come l'Italia fosse andata avanti nei mondiali grazie al rigore regalato dall'arbitro nella partita contro l'Australia. Poi disse di essere stato frainteso e, successivamente, andò in albergo dagli azzurri, a Roma, per chiedere scusa.

    Poichè, per rinviare le elezioni in programma domani, dev'essere d'accordo il 75% delle federazioni, vedrete che non se ne farà nulla e che Blatter verrà trionfalmente rieletto. Proprio per questo, Abete dovrebbe votare contro.

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