'Abbiamo il beato!'. Le grandi campagne di Ghirelli in Lega Pro
La figura prescelta è quella di Carlo Acutis, un ragazzo scomparso molto prematuramente all'età di 15 anni. Nella sua breve vita Acutis si è distinto per la vasta attività di aiuto a persone in difficoltà, mettendo a disposizione degli ultimi le grandi abilità informatiche. Uno straordinario esempio di umanità che ci ha lasciato troppo presto, a causa di una leucemia fulminante che nel giro di tre giorni se lo è portato via a ottobre 2006.
Dunque una figura esemplare, bellissima. Ma cosa ci azzecca con la Lega Pro? Per dare risposta all'arcano bisogna sintonizzarsi preliminarmente con la modalità “Ghirelli fa cose” che è caratteristica principale del presidente di Lega Pro. Quando quella modalità l'acchiappa, scansatevi. L'ultima trovata è contenuta nel documento di due pagine che Calciomercato.com vi offre in esclusiva, e che come si può leggere è stata concertata nientepopodimeno che con Papa Francesco. Mica cotica. E basterebbe questo passaggio, che tanto ricorda un film di inizio Anni Ottanta in cui Enrico Montesano annunciava “m'affaccio 'n finestra cor PA-PA!”, per dare idea della sobrietà. Ma la faccenda non si ferma qui. Perché il documento è ricco di passaggi sfiziosi. Come quello sulla necessità di “togliere i ragazzi dai pericoli della strada” che ci riporta dritti negli Anni Settanta. Purtroppo da allora è passato mezzo secolo e il problema si è rovesciato: non già togliere i ragazzi dalla strada, bensì portarceli. Ma è apprezzabile la buona volontà, con quella storia della Lega dei pulmini che fa tanto Mulino Bianco e parla di mondi felici e beatitudini possibili. Per questo l'idea del beato di Lega non è cosa peregrina.
Per realizzarla i presidenti e i segretari generali delle società di Lega Pro sono stati convocati in call conference per le 15 di martedì 9 febbraio, con la raccomandazione di presentarsi in non più di tre (sic!) per ciascuna società. Tema del meeting: “(...) presentare l'iter canonico per la richiesta di proclamazione di un Patrono come previsto dalle Normae de Patronis constituendis”. Con specificazione che Lega Pro ha già avviato l'iter canonico presso la Conferenza Episcopale Italiana, e che per dargli coronamento “sarà necessario predisporre adeguata documentazione e raccogliere le firme di squadre, atleti, staff, settori giovanili, famiglie, e di tutti coloro che con generosità e attenzione verso il prossimo ci vorranno sostenere in questo percorso”.
E ce li immaginiamo i presidente della serie C, come riuniti in un Eremo di Zafer telematico, a discutere di beatificazioni intanto che non sanno come arrivare alla fine del campionato. Bisogna avere fede.
@pippoevai