Getty Images
A Udine più granata che bianconeri, ma senza Belotti non è il vero Toro di Mazzarri
Nella ripresa la prevalenza del granata è stata ancor più evidente. E il golazo segnato da Meite, a prescindere dalla prodezza fra i migliori dei suoi per concretezza e presenza nel cuore del gioco, ha definitivamente piegato il match al comando del Toro. Si era affievolita la resistenza gagliarda dell’Udinese, frutto anche del sacrificio podistico degli esterni De Paul e Pussetto, chiamati a ripiegare reiteratamente a sostegno del trio di difesa. In alcuni frangenti il campo della Dacia Arena pareva fosse in discesa, tanto il forcing dei ragazzi di Mazzarri si era fatto assillante, con l’Udinese incapace di organizzare repliche di una qualche efficacia. Una palla gol per l’esangue Lasagna - per lui prosegue il digiuno stretto di gol - era stata annullata per fuorigioco da Valeri, che ha tenuto bene in mano una gara che si stava facendo via via più aspra; e, giusto allo scadere dei 4’ di recupero, un controllo mancato vis a vis con Sirigu da parte di Machis, subentrato a Mandragora a metà del tempo, è tutto quanto ha prodotto l’Udinese in area granata.
Il Toro in verità non ha fatto molto di più né di meglio nei sedici metri. Molti cross sventati dalle torri difensive friulane (e altri malamente rifiniti da Soriano & C), mischie a volontà e nessuna occasione pulita per segnare, fatta salva una sghemba rovesciata di Belotti. Nel primo tempo almeno De Silvestri e Berenguer avevano tenuto sveglio Scuffet con due diagonali appena larghi oltre il secondo palo. I due allenatori nella ripresa hanno tentano di portare l’inerzia del match dalla propria parte dando fondo a tutte le sostituzioni permesse dal regolamento. Nell’Udinese, Teodorczyc, Machis e Barak sono subentrati in corso d’opera a Pussetto (molto applaudito dalla folla e con ragione), Mandragora e Lasagna. Nel Toro Iago Falque (dopo appena 17’), De Silvesteri e Berenguer hanno lasciato il posto a Zaza, Ola Aina e Parigini. In avvio Mazzarri aveva rinunciato a Rincon, affaticato dalla tournée con la sua Nazionale, è l’assenza del General, confinato in panchina, si è avvertita assai. Il calligrafico Baselli non ha mai inciso e insomma il meno che si può dire è che ci sono giocatori imprescindibili dai quali se è possibile non si deve rinunciare.
Entrambe le due squadre salgono a 5 punti in classifica. Al prossimo giro il Torino dovrà prepararsi a ricevere il Napoli che ha piegato la Fiorentina al San Paolo, l’Udinese viaggerà alla volta di Verona dove l’attende il Chievo, rianimato dal rocambolesco pareggio in rimonta sul capo della Roman. Per fortuna il calcio non è una scienza esatta e non di rado chi azzarda pronostici scontati si brucia le dita e la reputazione.
Udinese-Torino 1-1 (primo tempo 1-0)
Marcatori: 28' p.t. De Paul (U), 4' s.t. Meité (T)
Assist: 28' p.t. Pussetto (U), 4' s.t. Soriano (T)
Udinese (4-1-4-1): Scuffet; Larsen, Troost-Ekong, Nuytinck, Samir; Behrami; Pussetto (13' s.t. Teodorczyk), Fofana, Mandragora (24' s.t. Machis), De Paul; Lasagna (40' s.t. Barak). All. Velazquez.
Torino (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, N'Koulou, Moretti; De Silvestri (26' s.t. Aina), Baselli, Meité, Berenguer (43' s.t. Parigini); I. Falque (18' p.t. Zaza), Soriano; Belotti. All. Mazzarri.
Arbitro: Paolo Valeri
Ammoniti: 38' p.t. Zaza (T), 43' p.t. Soriano (T), 9' s.t. Fofana (U), 44' s.t. Machis (U)