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A tratti più Atalanta che Juve, ma il pari è giusto. E pensare che era una specie di filiale dei bianconeri...
E per la sfida attuale anche una sorta di gemellaggio non gradito, la frequentazione del duplice problema argentino: nel senso che Dybala e Gomez, sudamericani connazionali, sono entrambi in periodo di tensione tecnicoeconomica con i loro club, così da fare apparire quasi provocatoria la definizione di Joya, gioiello, frequentata per il primo dai tifosi della Juventus e stonato il coro quasi liturgico “Habemus Papu” che sino a poco fa scendeva per il secondo, detto appunto Papu, dalle gradinate dell’Atalanta. I due a colloquio, pensiamo non in italiano, sul prato prima del match, i due in panchina dove la Juventus fa pure accomodare Chiellini, a certificare l’attesa fiduciosa per il suo si spera sollecito e pieno recupero.
Juve 4-4-2 Atalanta 3-4-2-1, per i primissimi minuti sembra una disfida fra scapoli e ammogliati ma di serie B, Pessina e Ronaldo rischiano di segnare e devono impegnarsi assai per non concretizzare in gol i regali dell’avversario. All’11' McKennie, Ronaldo e soprattutto Morata (tacco balordo) riescono a non mandare la palla dentro su omaggio orobico, poi la partita sale assai di tono tecnico (quello agonistico c’era già, ancorché con sbocchi sul ridicolo). Arthur deve uscire al 25’ dopo tre minuti di tenuta stoica in campo per via di uno scontro quasi cruento con Romero, entra Rabiot. Atalanta che ribatte ogni colpo, in tutti sensi. La Juventus ha meno Cuadrado del solito, in compenso McKennie dà un apporto grosso dietro e davanti. Non c’è una squadra più brava e forte e bella dell’altro, c’è Chiesa che alla mezz’ora fa giochi e giocolerie tra i difensori bergamaschi e spara da fuori area un pallone forte e preciso: 1 a 0 per la Juventus.
Reazione nerazzurra si capisce, Zapata è davanti a Szczesny che riesce a chiuderlo, quasi un miracolo buffoniano. Malinovskyi, deputato a fare scordare Gomez, mette alta una prima punizione, mira bene la seconda ma Szczeny para volando. Pessina spara fuori e finisce il tempo. Juve più composta e precisa, con più Morata che Ronaldo. Atalanta più energica e irruente specie nei contrasti. L’arbitro Doveri propenso a lasciar giocare. Dall’avvio quasi comico si è passati abbastanza in tempo ad uno spettacolo di livello alto, come da previsioni. Il punteggio pro Juve del primo tempo premia un gran tiro del singolo sostenuto comunque da un buon gioco di tutti i compagni. L’Atalanta non ha trovato e neanche cercato (punizioni a parte) quel tiro, ma non ha sfigurato. Anzi.
Secondo tempo, Gomez, che da spettatore si divertiva e canticchiava (dicono) l‘inno bianconero ai compagni in campo entra a sostituire Pessina. Quasi subito Chiesa raddoppia, stavolta da vicino, ma l’arbitro ha appena fischiato per interrompere il gioco, con Gollini che ha preso una pallonata in faccia da ko. Al 12’ il pari dell’Atalanta, comandato dal dio dell’equilibrio, che presiede alle vicende della partita: Freuler tiracchia neanche male, il portiere bianconero gli dà un aiutino. Al quarto d’ora Doveri diventa meno tollerante e fischia un rigore contro l’Atalanta, per trattenuta leggera di Hateboer su Chiesa. Gollini para facilmente, sdraiandosi sulla sinistra, il basso pallone fiacco di Ronaldo, che così dà la stura agli statistici dei suoi penalty realizzati fatti o (pochissimi, l’ultimo nel 2019 davanti a Sorrentino del Chievo) sbagliati. Ammonito Gasperini che deve avere tempeste dentro. Gollini si esalta ancora su Morata, Gosens in acrobazia circense, con piede alzato al cielo, va vicino al gol dei gol per la Dea. La partita da bella si è intanto fatta bellissima. Szczesny strepitoso su strepitosa testata di Romero. Muriel per Zapata, Alex Sandro per Chiesa, in certi momenti c’persino più Atalanta che Juventus. La cronaca dice di una frenesia collettiva però in salsa tecnica ottima, Gomez si impegna allo spasimo, non ha un fisicaccio ma è fresco e lo fa sapere giocando calcio grande e grosso. Lo para bene Sczcesny, mancano 5’ più recupero e Dybala entra per Morata. E’’ poco convinto, comunque adempie al rito di una punizione cercando Ronaldo, che da un bel po’ si è messo all’opera per tornare se stesso dopo il rigore sbagliato, dando disposizioni ai compagni ed eseguendo un tiro (alto) dei suoi belli.
Sui cambi si può discutere, chi ha operato meglio fra Gasperini e Pirlo? Dybala poteva fare il Gomez? Il migliore comunque per noi Hateboer, se si vuole una mezza novità. E subito dopo i due portieri.
:(actionzone)
IL TABELLINO
Juventus-Atalanta 1-1
Marcatori: pt 29' Chiesa (J); st 12' Freuler (A).
Assist: pt 29' Bentancur (J).
Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo; McKennie, Bentancur, Arthur (26' pt Rabiot), Chiesa (30' st Alex Sandro); Morata (39' st Dybala), Ronaldo. A disp. Buffon, Pinsoglio, Dragusin, Frabotta, Ramsey, Bernardeschi, Portanova, Kulusevski, Da Graca. All. Pirlo. Atalanta (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovsky (26' st Miranchuk), Pessina (8' st Gomez); Zapata (26' st Muriel). A disp. Rossi, Sportiello, Sutalo, Lammers, Mojica, Depaoli, Gyabuaa, Diallo. All. Gasperini.
Arbitro: Doveri di Roma1.
V.A.R.: Irrati di Pistoia.
Ammoniti: pt 38' Romero (A); st 1' Rabiot (J), 7' De Roon (A), 15' Morata (J), 35' McKennie (J).