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Napoli, che risveglio: missione sorpasso
Perché il turnover ha diviso, solo quando si perde. Il percorso netto nel girone di Europa league, stravinto concedendo spazio e riflettori ai calciatori meno impiegati, veniva convintamente plaudito da tifosi e non solo, addirittura sorpresi dalle capacità gestionali di Sarri, alle prese con la sua prima esperienza europea. Dopo l’immeritata sconfitta del Madrigal, sono puntualmente riemerse le perplessità legate alle rotazioni, ritenute eccessive e inopportune, vista e considerata la caratura degli avversari che, per l’occasione, si sono presentati con l’undici migliore. L’uno a zero, generato da un’ingenuità di Valdifiori, autore del fallo decisivo, ha dato il via a giudizi negativi sulla qualità della rosa e sugli errori del tecnico, paragonato a Benitez e a Mazzarri per gli eccessivi e inopinati stravolgimenti nella formazione iniziale. Sentenze dettate dalla paura di dover abbandonare anzitempo una competizione a cui i tifosi napoletani tengono molto, soprattutto dopo la cocente eliminazione dello scorso anno. Ma ora è tutto dimenticato, accantonato per 48 ore. C'è un unico pensiero: vittoria al fischio finale contro il Milan, altrimenti questo pareggio bianconero brucerà ancora di più. E per Sarri potrebbe aprirsi la crisi.