Calciomercato.com

  • AFP via Getty Images
    Gattuso a Marsiglia trova un ambiente più rovente di Valencia: cosa è successo con gli ultras e Marcelino

    Gattuso a Marsiglia trova un ambiente più rovente di Valencia: cosa è successo con gli ultras e Marcelino

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Male la prima. L'esordio di Gennaro Gattuso alla guida del Marsiglia in Ligue 1 è stata un colpo a vuoto. La sconfitta 3-2 sul campo del Monaco, dopo che la squadra ospite era stata due volte in vantaggio durante il primo tempo, è stata la prima delusione sportiva. Nulla di irrimediabile, ovviamente. Piuttosto c'è da guardare altrove, se si deve valutare nel complesso le difficoltà da affrontare. E in questo senso il quadro che ne sortisce è abbastanza preoccupante. Tanto da indurre a chiedersi perché mai l'amico Jorge Mendes, che di Gattuso è l'agente, continui a scaraventarlo dentro situazioni bollenti. Eta già successo la scorsa stagione a Valencia, dove non per nulla l'esperienza si è conclusa dopo pochi mesi con le dimissioni. Ebbene, a Marsiglia l'ambiente è molto più turbolento di quanto fosse in Spagna la scorsa stagione.

    LONGORIA PERDE COLPI – Il proprietario statunitense Frank McCourt gli ha praticamente consegnato le chiavi della società, affidandogli la carica di presidente e dandogli carta bianca soprattutto per ciò che riguarda le operazioni di calciomercato. E il giovane Pablo Longoria (34 anni), che ha alle spalle esperienze italiane con Juventus, Atalanta e Sassuolo, lo ha preso in parola. Compra e vende a ritmi vertiginosi, fidandosi di un fiuto da scout che gli è valso una meritata reputazione nell'ambiente calcistico internazionale. Giunto a Marsiglia nel 2020, Longoria ha collezionato ottimi piazzamenti con accesso alla fase a gironi di Champions. Probabile che i risultati del campo gli abbiano dato l'impressione che il suo metodo fosse infallibile: comprare e vendere senza sosta, cambiare tanto e tenere sempre sulla corda il gruppo. Purtroppo per lui questo inizio di stagione gli sta dicendo male. L'eliminazione dal playoff di Champions League per mano dei greci del Panathinaikos ha lasciato il segno. Ma ancor più pesano le scelte di calciomercato. A Marsiglia i calciatori non fanno in tempo a ambientarsi che sono già sul piede di partenza. E quei 32 milioni di euro spesi per Vitinha dello Sporting Braga sono un'assoluta insensatezza. Infine la pessima gestione del rapporto con Marcelino, l'allenatore spagnolo giunto in estate in sostituzione di Igor Tudor e già licenziato, ha trasmesso all'esterno una pessima immagine di sé e del club.

    ULTRAS IN PRESSIONE - Già, Marcelino. Il tecnico che è andato via non soltanto perché i risultati di questo inizio stagione non sono stati all'altezza delle aspettative, ma soprattutto perché a imporlo sono stati gli ultras. E qui si apre un altro capitolo della vicenda. La pressione dei gruppi del tifo organizzato è a Marsiglia particolarmente pesante. E in questa vicenda lo è anche di più. Il centro della scena viene preso da Rachid Zeroual. Leader carismatico del gruppo più numeroso della curva marsigliese, i South Winners (7.200 aderenti). Zeroual è un personaggio estremamente influente nella vita marsigliese e non soltanto per ciò che riguarda l'ambito calcistico. Ovvio che comunque in quest'ultimo il suo peso sia esorbitante. Ciò che per l'ennesima volta è stato dimostrato nei giorni del caos che hanno portato alle dimissioni di Marcelino. Tutto è avvenuto dopo una riunione tumultuosa fra la direzione del club e i gruppi del tifo organizzato, tenuta la sera di lunedì 18 settembre. Cosa esattamente sia successo durante quell'incontro, nessuno lo dice in modo esplicito. Le indiscrezioni sono però imbarazzanti e parlano addirittura di dossier sulla gestione di Longoria, specie per ciò che riguarda la gestione del calciomercato e del centro di formazione del club. Va da sé che di quella serata Zeroual è stato protagonista. Le dimissioni di Marcelino sono state una conseguenza, ma erano pronte anche quelle di Longoria e della sua squadra di fedelissimi. A stoppare il giovane presidente sarebbe stato McCourt, che così ha arginato il caos totale. Ma la situazione rimane molto tesa e il protrarsi dell'assenza di risultati aggraverebbe il tutto. Questo è il contesto in cui Gennaro Gattuso si trova a lavorare. In bocca al lupo.

    @pippoevai

    Altre Notizie