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A Madrid sicuri: 'Vince il Real, segna Ronaldo. Il punto debole della Juve...'
MIGUEL ANGEL TORIBIO – RADIO MARCA – “Il Real è favorito. Di poco. E per la storia. Percentuali? 51% a 49%. È la finale più difficile per i Blancos dal 1998. Nel 2000 il Valencia e nel 2002 il Leverkusen erano inferiori ai Galacticos. Mentre nel 2014 e nel 2016 l’Atletico aveva un gran pressione sulle spalle da portare. I bianconeri hanno una squadra compatta, equilibrata e matura. E la sconfitta di Berlino li ha resi più forti e con più esperienza. Forse il punto debole della Juve risiede proprio nella sua storia, con l’ansia di dover vincere. Il fatto che abbiano perso 4 finali consecutive e che non conquistino la Coppa dalle Grande Orecchie da 21 anni può influire, anche perché ogni qual volta il Madrid arriva a una Finale, la vince – le parole del giornalista -. Sulla formazione dico che dovrebbe giocare Isco. Il 3 giugno saranno 41 giorni dall’ultima gara disputata da Bale. Troppo tempo per un giocatore che deve essere al top, anche se non si deve scartare l’effetto Cardiff, che può giocare a suo vantaggio. Conquistare la Champions ancora significherebbe per la Casa Blanca tornare a avere l’egemonia in Europa. Sarebbe la conferma di un ciclo vincente. E si parlerebbe di mito con la conquista del Doblete, campionato più coppa, che manca dal 1958.
CARLO BIANCHI – TERCER TIEMPO - “Per me il Real Madrid è favorito e si imporrà per 1-0. Le Merengues si stanno preparando al meglio, cercando di recuperare i due infortunati eccellenti Carvajal e Bale, che da giorni ormai si allenano in gruppo. Nessuna notizia di mercato trapela dalla Casa Blanca anche se sappiamo che James Rodríguez è con un piede e mezzo fuori, Pepe attende notizie per un suo improbabile rinnovo e Keylor Navas, bistrattato portiere costaricano, è sempre in dubbio, anche se le ultime prestazioni in Liga fanno ben sperare per una sua permanenza. La questione più grossa è quella di Alvaro Morata ormai stufo di fare panchina visto che Benzema è nelle grazie di Zidane – racconta il cronista -. Ben altre prospettive aveva di ritorno dalla Juventus ma come si sa la concorrenza a Madrid è acerrima se pensiamo anche alla contemporanea esplosione dei giovani Marco Asensio e Lucas Vázquez. Tutti comunque concentrati sulla ‘duodecima’, obiettivo stagionale degli uomini di Zizou oltre alla Liga appena conquistata, la Supercoppa di Spagna ed il Mondiale di club dello scorso anno. Sino ad ora, contando la vittoria in Champions dell'anno scorso, ben quattro trofei in 16 mesi per l'allenatore francese. Non male”.
MIGUEL CUESTA – COLLABORATORE REAL MADRID TV – “Immagino una finale molto combattuta. Il Madrid, dopo aver sfidato per ben due volte nell’ultimo atto della competizione l’Atletico, incontra una squadra straniera. E questo potrebbe complicare i piani. I blancos non conoscono i bianconeri a fondo come i Colchoneros, anche se la Juve, così come la squadra di Simeone, difende molto bene. Credo però ci sia una sostanziale differenza: la compagine italiana attacca anche con efficacia estrema e nelle sue fila giocano calciatori che possono recare danno alle difese avversarie repentinamente come Dybala, Higuain o Dani Alves – la convinzione del periodista –. La finale avrà anche il sapore della rivincita per la Juventus, dal momento che 20 anni fa il Real conquistò proprio contro gli italiani la settima Coppa della sua storia. Vedo quindi una partita equilibrata. Sul filo del rasoio sino alla fine. Ma gli spagnoli, che secondo il mio pensiero hanno una rosa migliore e un gruppo eccezionale, posseggono un’arma in più, il miglior attaccante del mondo: Cristiano Ronaldo. È in un momento di forma eccezionale. Ogni volta che tocca la palla, segna. Le statistiche dicono che con lui in campo si parta minimo dall’1-0. Per questo pronostico una vittoria di CR7 e compagni con rete decisiva dell’asso portoghese. Che poi si porterà a casa ancora una volta il Pallone d’oro”.