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A La Spezia decidono i cambi: Motta sbaglia, Inzaghi no. La crisi dell'Inter è superata, lo scudetto è sempre lì
DIFESA SPEZIA - Con i due mediani, Maggiore e Kiwior, che marcavano le due mezze ali avversarie, Calhanoglu e Barella, per una trentina di minuti lo Spezia ha controllato senza troppi problemi il gioco dell’Inter senza avere nessuna intenzione di aumentare la velocità della partita, anzi. Semmai toccava ai nerazzurri cercare un’alternativa alle conclusioni dalla distanza di Calhanoglu che prima dell’1-0 ci ha provato tre volte senza fortuna. L’Inter aveva un atteggiamento circospetto, attaccava però senza scoprirsi, non voleva noie anche perché in tre occasioni le leggerezze di Perisic, D’Ambrosio e Handanovic (controlli sbagliati o passaggi ritardati) potevano creare le premesse di un guaio in difesa.
LA FIAMMATA DI BROZOVIC - Il terzo interista da marcare era Brozovic, giocatore per il quale Thiago Motta aveva messo Kovalenko alle spalle di Manaj. Doveva controllarlo all’inizio della manovra, ma l’ucraino probabilmente aveva altri (drammatici) pensieri in testa, era fuori partita e al momento decisivo Brozovic è stato libero di impostare, di ricevere il passaggio di ritorno (colpo di testa in posizione regolare di qualche centimetro) di D’Ambrosio e di scaraventare di sinistro la palla all’incrocio. D’Ambrosio era il giocatore-sorpresa di Inzaghi, i suoi inserimenti a fari spenti hanno prodotto i risultati voluti dal tecnico. Sotto di un gol lo Spezia non si è alzato, ha perso Reca per infortunio (è entrato Salva Ferrer) ed è rimasto a controllare la manovra dei nerazzurri. Correa, con una doppia occasione, entrambe murate da Erlic, poteva portare l’Inter sul 2-0 prima della fine del primo tempo.
CON AGUDELO - Insoddisfatto di Kovalenko, il suo allenatore lo ha sostituito a inizio ripresa col talentuoso Agudelo. Ci sono state più occasioni, su tutt’e due i fronti, nei primi 10' del secondo tempo che in tutto il primo. Ha iniziato proprio Agudelo che ha rubato palla a Brozovic, ha puntato la porta di Handanovic e all’ultimo istante Skriniar gli ha deviato lo scavetto in angolo. Poi ancora Spezia (colpo di testa di Erlic fuori di poco), quindi Inter (Perisic ha ciabattato davanti alla porta di Provedel dopo un cross di Calhanoglu) e infine in piena area sinistro di Barella fuori anche questo.
L’ORECCHINO DI NZOLA - Dopo un’ora di partita Thiago Motta e Inzaghi hanno cambiato i loro attacchi. Il brasiliano ha messo Nzola al posto di Manaj e Verde (altra tecnica in campo, ma inutilizzata) per Simone Bastoni; l’interista ha sostituito la coppia Dzeko-Correa (protagonista di un’ora non certo memorabile) con Martinez-Sanchez, che invece risulterà decisiva. Maresca si è accorto presto che Nzola era in campo con un orecchino e gli ha ordinato giustamente di toglierlo. L’attaccante angolano è uscito, non riusciva a levarselo, uno dei massaggiatori ha cercato di aiutarlo nella complicatissima operazione, lo Spezia era in dieci, c’è rimasto per 4 minuti, poi Thiago Motta si è stufato e ha tolto Nzola e il suo orecchino per mettere Antiste. Ma Nzola non poteva pensarci prima di mettersi in panchina?
LA FIRMA DI LAUTARO - Trovando più spazio, l’Inter si è fatta più pericolosa e al 28' ha creduto di aver chiuso i conti con un’azione molto bella e un gol dello stesso livello. Cambio campo di Sanchez da destra a sinistra per Perisic, cross preciso, tocco al volo di esterno di Lautaro Martinez in anticipo su Erlic e 2-0. Lo Spezia a quel punto si è quasi fermato e l’Inter ha continuato ad attaccare. Sono usciti Dumfries e Calhanoglu per far entrare Darmian e Vidal, erano cambi in vista del derby di Coppa Italia. Il cambio a 10' dalla fine di Alessandro Bastoni con De Vrij era invece dovuto a un acciacco muscolare dell’ex atalantino.
...E QUELLA DI SANCHEZ - Quando la partita sembrava spenta, un giocatore nato in casa e simbolo dello Spezia, Giulio Maggiore, ha pensato di riaprirla con un destro spettacolare dal limite dell’area finito anche questo all’incrocio. Alla fine mancavano 7 minuti, recupero compreso, e quella rete ha spinto tutto lo Spezia in avanti, così dietro si sono aperte delle voragini dove l’Inter ha trovato il suo terzo gol al terzo minuto di recupero: tocco di Lautaro Martinez per Sanchez solo al limite dell’area piccola e palla in rete. Lo scudetto è sempre lì.
:(actionzone)
IL TABELLINO
Spezia-Inter 1-3 (primo tempo 0-1)
Marcatore: 31’ Brozovic (I), 27’ st Lautaro Martinez (I), 43’ st Maggiore (S), 49’ st Sanchez (I)
Assist: 31’ D’Ambrosio (I), 27’ st Perisic (I), 43’ st Salva Ferrer (S), 49’ st Lautaro Martinez
Spezia (4-3-3): Provedel, Amian, Erlic, Nikolaou, Reca (37’ Salva Ferrer), Maggiore, Kiwior, Bastoni S. (14’ st Verde), Kovalenko (1’ st Agudelo), Gyasi, Manaj (14’ Nzola; 25’ st Antiste). All. Motta.
Internazionale (3-5-2): Handanovic, D’Ambrosio, Skriniar, Bastoni A. 837’ ST De Vrij), Dumfries (30’ st Darmian), Barella, Brozovic, Calhanoglu (30’ st Vidal), Perisic, Correa (14’ st Sanchez), Dzeko (14’st Lautaro).
Arbitro: Fabio Maresca di Napoli.
Ammoniti: 10’ Bastoni S. (S), 41’ st Motta (S)