1901, il fairplay Juve favorisce il Milan, che interrompe il dominio del Genoa
GLI INGLESI DEL GENOA - Il Genoa si era laureato campione d'Italia nella prima storica edizione del campionato, giocato a Torino l'8 maggio 1898 e successivamente non aveva avuto grosse difficoltà a bissare il successo l'anno dopo e a calare il tris all'alba del XX secolo, quando oltre al titolo di campione d'Italia si portò a casa anche la Challenge Cup, il trofeo che sarebbe spettato a chi avesse per primo vinto tre campionati. Il Genoa di fine secolo era la squadra da battere, la squadra che stava dominando il calcio italiano.
ARRIVA IL MILAN - Sul finire del XIX secolo in una fiaschetteria milanese un manipolo di inglesi con alla testa Herbert Kilpin fondono una società sportiva per praticare anche in quella città il cricket e il football. Nascono così, tra il freddo e la nebbia, i rossoneri del Milan Cricket and Football Club, destinati a scrivere pagine indelebili del calcio italiano e non solo. Il debutto in campionato del Milan avviene il 15 aprile 1900 ed è sconfitto 3-0 dal Football Club Torinese. Nessun dramma, l'anno successivo Kilpin con i suoi ragazzi ci riprova e l'esito sarà molto differente.
IL CAMPIONATO DEL 1901 - Quando si parla dei primi campionati del periodo pionieristico del football italiano non si deve pensare al calcio di oggi con le sue strutture mastodontiche e con la sua capillarità. In quei primi anni l'attività federale era ristretta ad alcune città, in particolare Torino, Genova e Milano. Al campionato del 1901 si iscrissero due squadre di Torino, la Juventus e la Società Ginnastica, il Milan e i campioni in carica del Genoa per i quali il regolamento di quell'anno prevedeva l'accesso diretto in finale. Il presidente dei liguri mise in palio una nuova coppa che – come la precedente – sarebbe andata definitivamente alla squadra che l'avesse vinta per tre volte. Il campionato iniziò il 14 aprile con la netta vittoria della Juventus sulla Società Ginnastica per 5-0 nell'eliminatoria Piemontese, successo che garantì ai bianconeri il diritto di partecipare alla semifinale lombardo-piemontese. Nella semifinale la Juventus avrebbe incontrato il Milan il quale sempre il 14 aprile al campo del Trotter sconfisse 2-0 la Mediolanum in una gara che alcune fonti danno ufficiale, altre no. La settimana successiva era in programma quindi la semifinale, sempre in gara unica, tra Juventus e Milan, ma i rossoneri chiesero che l'incontro fosse rinviato: gli juventini accolsero la richiesta, rinunciando alla vittoria per forfait e la partita venne riprogrammata per il 28 aprile. Era la prima volta che Juventus e Milan si incontravano in campionato e ad uscire vincitori furono i rossoneri per 3-2 in un'altalena di reti. La Stampa del 29 aprile così racconta l'incontro: “In Piazza d'Armi, dinnanzi a numeroso pubblico, ebbe luogo la gara semifinale per il campionato italiano di football. Erano di fronte la squadra della Juventus di Torino e il team del Cricket and Football Club di Milano. Il match si svolse interessante ed ordinato sotto la direzione del signor Nasi.”
IL MILAN E' CAMPIONE D'ITALIA - Il 5 maggio 1901 dunque il Milan andò a Genova a giocarsi il titolo di campione d'Italia contro gli imbattuti rossoblu genovesi. Sì, rossoblu, perchè proprio in occasione della finale del 1901 il Genoa adottò la casacca rossoblu a quarti che tutti conosciamo, abbandonando la precedente maglia a righe biancoceleste. La partita non ebbe storia. Forse complici alcune defezioni nell'undici genoano, più probabilmente una maggiore freschezza dei rossoneri, il Milan vinse agevolmente 3-0 regalandosi e regalando a Kilpin l'ambito titolo di campione d'Italia. Dopo quasi tre anni di imbattibilità il Genoa conosceva la prima sconfitta della sua storia, mentre il Milan si aggiudicava temporaneamente la coppa che spettava ai campioni.
(Alessandro Bassi è anche su http://storiedifootballperduto.blogspot.it/)