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L'eterna bellezza del gol di Bergkamp e la sua mancata eredità all'Arsenal
Bergkamp venne portato nella capitale da Bruce Rioch, manager dell'Arsenal nella stagione 1995/96, ricordato negli anni soprattutto per questo colpo da 7.5 milioni di sterline in arrivo dall'Inter. Non soltanto la perla del St. James Park o la tripletta più bella nella storia della Premier League contro il Leicester, come l'ha definita il Daily Mail, ma 120 gol in 423 apparizioni con la maglia dei Gunners, con cui guidò la squadra alla conquista di tre Premier League, quattro FA Cup e quattro Community Shield. Dal 2006, anno del ritiro dell'olandese, l'Arsenal ha navigato tra il terzo ed il quarto posto in campionato, non riuscendo mai a trovare chi la guidasse nuovamente al titolo nazionale.
Il suo primo successore acclamato, arrivato quando Bergkamp era ancora in attività, fu Robin van Persie. Olandese come lui, ha faticato ad ambientarsi, ma da capitano è arrivato a segnare 48 gol nel biennio 2010-2012, salvo poi passare agli odiati rivali del Manchester United nel momento più felice della carriera. La più grande speranza dopo van Persie è senz'altro rappresentata da Mesut Özil. La strabiliante propensione del tedesco nella produzione di assist e nella creazione di gioco offensivo ha richiamato alla mente la genialità di Bergkamp. La fantasia dell'olandese, però, era abbinata alla costanza di rendimento e, in fin dei conti, alle vittorie ottenute con la maglia dei Gunners. Quantità e qualità, doti che nel complesso la squadra di Wenger ha faticato a ritrovare passando tra i vari Arshavin, Walcott e Sanchez.
L'Arsenal, anche quest'anno, è lontana dalla conquista della Premier League e le polemiche riguardo le sue stelle si sprecano. Tutte voci che di colpo si spegnerebbero di fronte alla bellezza di un gol alla Bergkamp, 15 anni fa come oggi.