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137 progetti con i soldi dell'Europa: ecco come vuole spenderli Conte
Al termine di un infuocato weekend di trattative, dove non sono mancati accesi scontri e divisioni, l’Italia porta a casa il risultato sperato. Poco più di duecento miliardi a disposizione del nostro paese per rilanciare l’Italia e la sua economia. Se è sembrata difficile la partita appena chiusa in Europa, ancora di più lo sarà quella che si svolgerà a casa nostra in autunno. Come spenderà l’Italia questi soldi? Quali progetti ha in mente il governo?
Come riporta stamani Il Corriere della Sera, sembra che un piano (vago a dirla tutta) l’esecutivo l’abbia già tirato fuori. Sarebbero 137 progetti nati e scelti dal Governo durante gli Stati Generali di Villa Pamphili. Dalla Sanità alle Infrastrutture, dal taglio delle tasse alla riforma del lavoro. In un paese storicamente e letteralmente diviso in due, dove l’Alta Velocità finisce a Salerno e la disoccupazione tra Nord e Sud può variare anche del 70%, indietro di vent’anni su tecnologia e istruzione, non dovrebbe essere difficile capire le priorità e spendere quei soldi. Ma la logica della politica non sempre collima con quella della ragione.
La scelta di una riforma fiscale è sicuramente politica, così come il taglio dell’IVA per i pagamenti elettronici. Politica sarà anche la decisione sulla sospensione di misure gravose per le casse dello Stato, come Quota 100 e Reddito di cittadinanza. E’ lecito immaginare quindi un autunno politicamente caldo, più di quanto non lo sia normalmente. Il Presidente del Consiglio Conte continua a portare a casa risultati, ma la sua maggioranza in Parlamento sembra eternamente in conflitto e in crisi di idee. L’Europa ha fatto il suo, che poi è molto vicino a quello che gli abbiamo chiesto noi italiani. Ora è tempo di piani, ma anche di scelte, perché ogni progetto che si svilupperà grazie a questi fondi segnerà la differenza tra chi siamo stati e chi vogliamo diventare.
Come riporta stamani Il Corriere della Sera, sembra che un piano (vago a dirla tutta) l’esecutivo l’abbia già tirato fuori. Sarebbero 137 progetti nati e scelti dal Governo durante gli Stati Generali di Villa Pamphili. Dalla Sanità alle Infrastrutture, dal taglio delle tasse alla riforma del lavoro. In un paese storicamente e letteralmente diviso in due, dove l’Alta Velocità finisce a Salerno e la disoccupazione tra Nord e Sud può variare anche del 70%, indietro di vent’anni su tecnologia e istruzione, non dovrebbe essere difficile capire le priorità e spendere quei soldi. Ma la logica della politica non sempre collima con quella della ragione.
La scelta di una riforma fiscale è sicuramente politica, così come il taglio dell’IVA per i pagamenti elettronici. Politica sarà anche la decisione sulla sospensione di misure gravose per le casse dello Stato, come Quota 100 e Reddito di cittadinanza. E’ lecito immaginare quindi un autunno politicamente caldo, più di quanto non lo sia normalmente. Il Presidente del Consiglio Conte continua a portare a casa risultati, ma la sua maggioranza in Parlamento sembra eternamente in conflitto e in crisi di idee. L’Europa ha fatto il suo, che poi è molto vicino a quello che gli abbiamo chiesto noi italiani. Ora è tempo di piani, ma anche di scelte, perché ogni progetto che si svilupperà grazie a questi fondi segnerà la differenza tra chi siamo stati e chi vogliamo diventare.