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    Un regista per l'Inter, Banega non basta

    Un regista per l'Inter, Banega non basta

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    Il naufragio della trattativa (definitivo?) per il gioiello dello Sporting Lisbona Joao Mario, via Suning, il malessere di Mancini per il mancato arrivo di Yaya Tourè, i rumors su Witsel e le voci insistenti di un addio di Brozovic. Il mercato dell'Inter non gravita soltanto attorno alla ricerca di un esterno destro per l'ipotetico 4-2-3-1 con cui i nerazzurri si schiereranno nella prossima stagione, perchè l'obiettivo della nuova dirigenza è di cambiare qualcosa anche nel cuore del centrocampo. Un reparto già sensibilmente rinforzato dall'arrivo di un calciatore di livello internazionale come Banega, la cui posizione in campo si presta a diverse interpretazioni.

    SERVE UN REGISTA - Le ultime due annate a Siviglia lo hanno esaltato come trequartista centrale alle spalle dell'unica punta con licenza di svariare e di andare a prendersi il pallone in tutte le zone del campo, un giocatore "anarchico", secondo la definizione che ha dato lo stesso Mancini. Joao Mario e Witsel, calciatori con qualità diverse che andrebbero a rimpiazzare Brozovic, che continua ad essere nel mirino dell'Atletico Madrid e di alcuni club di Premier e sarà uno dei sacrificati per fare cassa. Ma quello che risalta maggiormente nelle strategie di mercato dell'Inter è l'assenza di registi di centrocampo, di giocatori che sappiano dare ordine e qualità alla manovra davanti alla difesa e che completino un'ideale cerniera con un Kondogbia da rilanciare.

    DA DIAWARA A RUBEN NEVES - La politica del gruppo Suning è di non presentare grandi offerte per giocatori vicini o oltre i 30 anni d'età, ragion per cui la pista Biglia è stata immediatamente accantonata di fronte alle richieste superiori ai 20 milioni di euro del presidente della Lazio Lotito. Serve ugualmente un profilo di qualità superiore rispetto a Felipe Melo e Medel, a meno che alla fine Mancini non decida di arretrare sensibilmente il raggio d'azione di Banega, riportandolo nel suo originario ruolo di "volante" davanti alla difesa e optare per un altro elemento alle spalle dell'attaccante. I nuovi proprietari nerazzurri sono disposti a spendere purchè il giocatore acquistato rappresenti un investimento anche per il futuro, come confermano l'interesse per Berardi prima, per Gabriel Jesus e Joao Mario poi.  Diawara del Bologna, Paredes della Roma (un giocatore che a Mancini piace molto), Ruben Neves del Porto sono profili di calciatori con grandi margini di crescita e valutazioni già più o meno importanti ma con la personalità e l'esperienza maturata in questi anni per imporsi in una realtà del calibro dell'Inter.

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