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Un anno di proclami, ma l'Inter di Suning sul campo è un fallimento
"Suning compra l'Inter, Moratti e Thohir verso l'addio: tutti i particolari", scrivevamo su calciomercato.com il 22 aprile di un anno fa, raccontandovi una giornata che è già entrata nella storia del club. In un anno, Zhang Jindong ha plasmato il mondo Inter a immagine e somiglianza di Suning, e pochi giorni fa vi abbiamo descritto come, elencandovi tutti gli aspetti positivi introdotti dalla proprietà cinese.
DAI PROCLAMI AL FLOP - Oggi invece ci occupiamo dell'altra faccia della medaglia, quella dei risultati che non sono arrivati. 28 giugno 2016, il proclama di Zhang Jindong: "Vogliamo vincere lo scudetto e l'Europa League. Solo così si può tornare all'apice mondiale. L'obiettivo è giocare la Champions". Dieci mesi dopo (e dopo aver speso circa 100 milioni di euro), il bilancio sportivo è impietoso: dall'Europa League l'Inter è uscita ignominiosamente nella fase a gironi (in un gruppo più che abbordabile), mentre settimana scorsa è arrivata la certezza aritmetica dell'impossibilità di vincere lo scudetto. E poi, soprattutto, le sconfitte con Sampdoria e Crotone e il 2-2 nel derby hanno allontanato in maniera quasi definitiva la squadra di Pioli dalla qualificazione alla prossima Champions League (a sei giornate dal termine, la Roma è a +16, il Napoli a +14).
MA IL FUTURO E' DA SCRIVERE - Anche senza Champions, ne siamo sicuri, Suning farà grandi investimenti in estate (per la squadra e per il nuovo allenatore) e nell'arco delle prossime stagioni è possibile che si avveri la profezia di Mario Balotelli: "L’Inter per me tornerà ad essere la prima squadra in Italia entro uno o due anni". Ma per il momento, al di là della sicurezza economica e della serietà mostrata, sul campo il primo anno dell'Inter targata Suning è un fallimento.
