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Udinese, Iachini: 'Ci manca continuità, da valutare Heurtaux e Thereau'
Il tecnico dell'Udinese Beppe Iachini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita con la Fiorentina:
Come ci si prepara alla Fiorentina dopo la sconfitta?
"Ci è dispiaciuto perdere domenica, perché in questo momento sarebbe stato importante fare risultato. Si potevano mettere in preventivo degli alti e bassi. I ragazzi hanno preso atto che si poteva e doveva fare meglio in fase di possesso palla, perché si poteva costruire qualcosa di più. Lì dobbiamo insistere. E' normale che poteva essere così. Continueremo a lavorare, ma è chiaro che c'è del rammarico per aver perso nel finale. Abbiamo rivisto insieme con i ragazzi le situazioni sbagliate. Ora affrontiamo una partita difficile; una squadra con qualità, che fa buon calcio ed è un progetto che sta andando avanti. Dovremo far tesoro di quello che è successo".
Quanto sta influendo l'emergenza infortuni?
"E' chiaro che in questa prima parte di campionato non siamo stati fortunati sotto l'aspetto degli infortuni, con perdite concentrate nello stesso reparto, quello difensivo. Ci ha penalizzato nella continuità di lavoro. Nonostante questo, dobbiamo cercare di fare crescere tutti gli effettivi, a prescindere da chi andrà in campo. Siamo nell'anno di ripartenza e stiamo ancora conoscendoci per bene. Ci stiamo lavorando sopra, e nella partita in questa fase iniziale ci può stare una mancanza di continuità di atteggiamento, anche se ho detto ai ragazzi che avrebbero dovuto continuare a insistere nell'attaccare anche dopo aver trovato il vantaggio. Heurtaux? E' pronto. Dobbiamo verificare le condizioni di tutti quelli che sono reduci da un infortunio, come anche lo stesso Thereau, alla ricerca del migliore smalto".
Manca continuità in alcuni elementi della squadra?
"Chi scende in campo deve sempre fare il massimo. Non era auspicabile questa sconfitta dopo il successo di Milano. Magari alcuni ragazzi nuovi ancora non sono pienamente inseriti nel campionato, ma dobbiamo concedere loro tempo, con la squadra che deve sempre lavorare con organizzazione. Cambio modulo? Lo vedremo. Non si sa, ma comunque dobbiamo essere bravi e pronti a interpretare entrambe le soluzioni".
In un eventuale passaggio a tre, chi gioca a destra nel centrocampo?
"Stiamo verificando alcune soluzioni anche in questo senso. Ribadisco che conta come si interpreta un modulo o un assetto. L'importante è non snaturare il nostro modo di offendere, come successo col Chievo, in cui non abbiamo applicato bene quanto provato durante la settimana. Questo va migliorato, perché in fase di non possesso la squadra mi ha dimostrato di saper fare bene quello che viene chiesto. Dobbiamo migliorare in fase di possesso,palleggio e nella fase offensiva".
In questo momento anche Hallfredsson non sembra avere un sostituto naturale.
"Abbiamo diverse opportunità sia per il ruolo di esterno a 5, sia nel ruolo di mezzala a 3, come Kone, Jankto, Fofana, magari quest'ultimo con caratteristiche leggermente diverse. Dipende sempre quello che vogliamo fare nella partita. Non c'è una soluzione fissa. Io voglio sempre cercare di vincere giocando bene a calcio. Quindi per ogni situazione valuto quello che è l'avversario e quelli che sono i giocatori più in forma".
La Fiorentina può giocare anche a due punte. Questo può condizionare le scelte? "No, pensiamo a noi e basta, con tanto dovuto rispetto per la Fiorentina. De Paul meglio con un altro trequartista? Non credo, perché a Milano ha giocato molto bene. Non dobbiamo pretendere che risolva tutte le partite da solo, anche perché è un ragazzo molto giovane. Ci aspettiamo che dia continuità al suo lavoro, che migliori nel posizionamento e nello smarcamento, per trovare il tiro in porta".
La Fiorentina spicca nel palleggio. Bisogna pressarli come fatto col Milan?
"Dovremo essere bravi in questo senso, perché loro sono molto forti tra le linee, con giocatori come Ilicic e Borja Valero. Hanno tanta qualità e piedi buoni; si conoscono bene. Sousa ha dato la sua impronta di gioco alla squadra. Dovremo fare una partita attenta, essere aggressivi e propositivi quando avremo il possesso palla, per essere sempre pericolosi".
Thereau è parso particolarmente sottotono. Potrebbe rifiatare?
"Thereau lo conosciamo tutti. Il suo problema è che viene da un infortunio di oltre un mese. Ci vuole un po' di pazienza per ritrovare la giusta condizione. Dobbiamo dargli modo e tempo di farlo. Ogni giocatore ha un suo caso specifico. Dobbiamo valutare le condizioni di tutti, anche la sua, nel corso dell'ultimo allenamento per decidere nel bene della squadra e del ragazzo".
Psicologicamente quanto conta muovere la classifica domani?
"E' sempre importante fare il risultato, e volevamo farlo anche con il Chievo. A volte le cose che vorresti ti vengono in parte. Stiamo ancora lavorando sodo per diventare squadra il prima possibile. Abbiamo i nostri punti in classifica, anche se ne potevamo avere di più. Fare risultato domani sarebbe ovviamente molto importante, per il morale del gruppo".
Questa sorta di mini-ritiro può creare la giusta tensione per la gara?
"Il gruppo è giusto e la squadra si è sempre impegnata. Abbiamo scelto di andare insieme prima a preparare la gara, per stare insieme, riposare bene, mangiare bene, fare gruppo e correggere alcune situazioni con sedute video. Ci servirà per correggere le cose che non sono andate e per fare meglio nella prossima gara. Nel calcio nulla è scontato, come ci ha dimostrato l'Inter nell'ultimo fine settimana. Il calcio è così; ci vuole equilibrio. Non dobbiamo esaltarci quando vinciamo, ma nemmeno demoralizzarci quando perdiamo".
Come stanno i giocatori a livello di energie?
"La squadra domenica ha speso molto e corso molto. Vale per noi questa cosa, ma vale anche per gli avversari. Tutti si sono allenati nella maniera migliore. I ragazzi li vedo convinti di quello che hanno fatto finora".
Come ci si prepara alla Fiorentina dopo la sconfitta?
"Ci è dispiaciuto perdere domenica, perché in questo momento sarebbe stato importante fare risultato. Si potevano mettere in preventivo degli alti e bassi. I ragazzi hanno preso atto che si poteva e doveva fare meglio in fase di possesso palla, perché si poteva costruire qualcosa di più. Lì dobbiamo insistere. E' normale che poteva essere così. Continueremo a lavorare, ma è chiaro che c'è del rammarico per aver perso nel finale. Abbiamo rivisto insieme con i ragazzi le situazioni sbagliate. Ora affrontiamo una partita difficile; una squadra con qualità, che fa buon calcio ed è un progetto che sta andando avanti. Dovremo far tesoro di quello che è successo".
Quanto sta influendo l'emergenza infortuni?
"E' chiaro che in questa prima parte di campionato non siamo stati fortunati sotto l'aspetto degli infortuni, con perdite concentrate nello stesso reparto, quello difensivo. Ci ha penalizzato nella continuità di lavoro. Nonostante questo, dobbiamo cercare di fare crescere tutti gli effettivi, a prescindere da chi andrà in campo. Siamo nell'anno di ripartenza e stiamo ancora conoscendoci per bene. Ci stiamo lavorando sopra, e nella partita in questa fase iniziale ci può stare una mancanza di continuità di atteggiamento, anche se ho detto ai ragazzi che avrebbero dovuto continuare a insistere nell'attaccare anche dopo aver trovato il vantaggio. Heurtaux? E' pronto. Dobbiamo verificare le condizioni di tutti quelli che sono reduci da un infortunio, come anche lo stesso Thereau, alla ricerca del migliore smalto".
Manca continuità in alcuni elementi della squadra?
"Chi scende in campo deve sempre fare il massimo. Non era auspicabile questa sconfitta dopo il successo di Milano. Magari alcuni ragazzi nuovi ancora non sono pienamente inseriti nel campionato, ma dobbiamo concedere loro tempo, con la squadra che deve sempre lavorare con organizzazione. Cambio modulo? Lo vedremo. Non si sa, ma comunque dobbiamo essere bravi e pronti a interpretare entrambe le soluzioni".
In un eventuale passaggio a tre, chi gioca a destra nel centrocampo?
"Stiamo verificando alcune soluzioni anche in questo senso. Ribadisco che conta come si interpreta un modulo o un assetto. L'importante è non snaturare il nostro modo di offendere, come successo col Chievo, in cui non abbiamo applicato bene quanto provato durante la settimana. Questo va migliorato, perché in fase di non possesso la squadra mi ha dimostrato di saper fare bene quello che viene chiesto. Dobbiamo migliorare in fase di possesso,palleggio e nella fase offensiva".
In questo momento anche Hallfredsson non sembra avere un sostituto naturale.
"Abbiamo diverse opportunità sia per il ruolo di esterno a 5, sia nel ruolo di mezzala a 3, come Kone, Jankto, Fofana, magari quest'ultimo con caratteristiche leggermente diverse. Dipende sempre quello che vogliamo fare nella partita. Non c'è una soluzione fissa. Io voglio sempre cercare di vincere giocando bene a calcio. Quindi per ogni situazione valuto quello che è l'avversario e quelli che sono i giocatori più in forma".
La Fiorentina può giocare anche a due punte. Questo può condizionare le scelte? "No, pensiamo a noi e basta, con tanto dovuto rispetto per la Fiorentina. De Paul meglio con un altro trequartista? Non credo, perché a Milano ha giocato molto bene. Non dobbiamo pretendere che risolva tutte le partite da solo, anche perché è un ragazzo molto giovane. Ci aspettiamo che dia continuità al suo lavoro, che migliori nel posizionamento e nello smarcamento, per trovare il tiro in porta".
La Fiorentina spicca nel palleggio. Bisogna pressarli come fatto col Milan?
"Dovremo essere bravi in questo senso, perché loro sono molto forti tra le linee, con giocatori come Ilicic e Borja Valero. Hanno tanta qualità e piedi buoni; si conoscono bene. Sousa ha dato la sua impronta di gioco alla squadra. Dovremo fare una partita attenta, essere aggressivi e propositivi quando avremo il possesso palla, per essere sempre pericolosi".
Thereau è parso particolarmente sottotono. Potrebbe rifiatare?
"Thereau lo conosciamo tutti. Il suo problema è che viene da un infortunio di oltre un mese. Ci vuole un po' di pazienza per ritrovare la giusta condizione. Dobbiamo dargli modo e tempo di farlo. Ogni giocatore ha un suo caso specifico. Dobbiamo valutare le condizioni di tutti, anche la sua, nel corso dell'ultimo allenamento per decidere nel bene della squadra e del ragazzo".
Psicologicamente quanto conta muovere la classifica domani?
"E' sempre importante fare il risultato, e volevamo farlo anche con il Chievo. A volte le cose che vorresti ti vengono in parte. Stiamo ancora lavorando sodo per diventare squadra il prima possibile. Abbiamo i nostri punti in classifica, anche se ne potevamo avere di più. Fare risultato domani sarebbe ovviamente molto importante, per il morale del gruppo".
Questa sorta di mini-ritiro può creare la giusta tensione per la gara?
"Il gruppo è giusto e la squadra si è sempre impegnata. Abbiamo scelto di andare insieme prima a preparare la gara, per stare insieme, riposare bene, mangiare bene, fare gruppo e correggere alcune situazioni con sedute video. Ci servirà per correggere le cose che non sono andate e per fare meglio nella prossima gara. Nel calcio nulla è scontato, come ci ha dimostrato l'Inter nell'ultimo fine settimana. Il calcio è così; ci vuole equilibrio. Non dobbiamo esaltarci quando vinciamo, ma nemmeno demoralizzarci quando perdiamo".
Come stanno i giocatori a livello di energie?
"La squadra domenica ha speso molto e corso molto. Vale per noi questa cosa, ma vale anche per gli avversari. Tutti si sono allenati nella maniera migliore. I ragazzi li vedo convinti di quello che hanno fatto finora".