In crescita, costante. Arrivato a gennaio dal Genoa, con 6 mesi di anticipo rispetto alla tabella di marcia, Stefano Sturaro sta provando a dire la sua nella nuova Juventus di Massimiliano Allegri. Domenica sera, contro il Palermo, è arrivato il primo gol stagionale per il classe '93 che, la scorsa stagione aveva segnato una sola rete, contro il Napoli. A 22 anni si sta rivelando come qualcosa di più di una semplice alternativa a Sami Khedira, in continua lotta con i guai muscolari. Dinamismo, corsa, inserimenti costanti e tanto carattere, il numero 27 bianconero ha le caratteristiche giuste per raccogliere, con il tempo, l'eredità di Arturo Vidal. Già protagonista in Champions, lo scorso anno, in semifinale contro il Real, ha dimostrato di saper dire la sua in un contesto carico di pressione, capace di schiacciare anche il campione più navigato. Dopo lo due panchine consecutive con Torino ed Empoli (post sconfitta col Sassuolo), sono arrivati i 270' contro Milan, Manchester City e Palermo. E Sturaro ha risposto presente. DA PALERMO A PALERMO - Il suo debutto con la maglia della Juve fu proprio contro il Palermo, squadra a cui domenica ha segnato il suo secondo gol in bianconero. A quasi un anno di distanza, l'ex Genoa ha preso maggiore consapevolezza di sé, cambiando anche nell'atteggiamento. Questa estate, all'Europeo Under 21, fece parlare di sé prima per l'espulsione rimediata contro la Svezia, che gli costò la competizione iridata (prese 3 giornate e gli Azzurrini uscirono al girone), poi per il tweet con il quale commentò il biscotto tra Svezia e Portogallo che sancì l'eliminazione: "Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto, ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani". Ora, sul social network, festeggia solamente le vittoria juventine e la rinascita bianconera. Tappe di un percorso di maturazione. Sturaro è cresciuto, da Palemo a Palermo. Da tweet a tweet.