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    Roma: Maicon e Keita in bilico, decide Spalletti

    Roma: Maicon e Keita in bilico, decide Spalletti

    • Francesca Schito
    Due veterani e un futuro da risolvere. Nella Roma di Luciano Spalletti stanno (ri)trovando spazio Seydou Keita e Maicon: il maliano è diventato l'uomo d'ordine del centrocampo, sfruttando l'assenza di Daniele De Rossi, mentre Maicon è sceso in campo spesso da terzino, pur rimanendo seduto nelle sfide con Fiorentina e Udinese. Il futuro di entrambi è legato a un filo sottilissimo, quello del rinnovo di contratto, anche se con una differenza non di poco conto.

    LA "CLAUSOLA MAICON": QUANTO INCIDE? - Alcune indiscrezioni riferiscono di un rinnovo automatico dopo le 20 presenze, altre condizionate sì dalle apparizioni in campo (il 70% delle gare di campionato, quindi rinnovo oltre le 26 apparizioni) ma anche dal minutaggio: per essere considerata una presenza a tutti gli effetti, servirebbero più di 30 minuti in campo. Il contratto di Maicon è diventato un mistero: se dovesse valere la prima ipotesi il brasiliano sarebbe vicino - ma non vicinissimo - al prolungamento automatico con la Roma: sono 12 le presenze raccolte sin qui, ne "basterebbero" 8 per far scattare il rinnovo. Ma con sole nove partite da giocare, le chance per un altro anno di Maicon in giallorosso sarebbero pochissime. Se fosse invece vera la seconda condizione, le porte sarebbero già chiuse: per il rinnovo, insomma, si dovrebbe passare dalla volontà di Spalletti. Che sta puntando su Florenzi, non vede l'ora di poter lavorare per un ritiro intero con Abdullahi Nura e attende buone nuove dal mercato, senza dimenticare che in organico c'è Torosidis.
    IL FASCINO DI KEITA - Diversa, diversissima la situazione di Seydou Keita. Da fedelissimo di Garcia a panchinaro fisso anche agli ordini del francese: dopo l'infortunio agli adduttori (ottobre 2015) e uno stop di quasi un mese, l'ex Barcellona si era ritrovato ai margini, con quattro panchine consecutive prima del nuovo ko (inizio 2016) per un fastidio al polpaccio. Al suo rientro, Keita ha trovato Spalletti. Ed è scoppiato l'amore. Spezzone contro la Juventus nel finale, poi sette presenze da titolare nel filotto di vittorie in campionato, oltre agli 86 minuti giocati al Bernabeu. A Spalletti piace Keita, giocatore esperto, capace di proteggere la retroguardia e di gestire con sapienza il pallone nel breve. L'anagrafe non gioca a favore del maliano, classe 1980: molto passerà dalle decisioni estive, con un De Rossi sempre corteggiato negli States. Per il rinnovo si può aspettare, insomma, ma una riserva affidabile come Keita sarebbe una risorsa da non buttare via a cuor leggero.

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