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    SOLO MILAN, Oddo: 'La società ha fatto diversi errori. I fischi nei miei confronti? Anche Maldini li ha ricevuti'

    SOLO MILAN, Oddo: 'La società ha fatto diversi errori. I fischi nei miei confronti? Anche Maldini li ha ricevuti'

    • Marco Gentile
    Massimo Oddo è l'attuale allenatore della Primavera del Pescara, eliminato proprio giovedì dai quarti di finale del Torneo di Viareggio per mano dell'Inter di Vecchi. Il classe '76 ha militato è cresciuto nelle giovanili del Renato Curi e del Milan. Oddo ha vestito le maglie anche di Fiorenzuola, Monza, Prato, Lecco, Napoli, Verona, Lazio, Bayern Monaco, Lecce e Milan. In esclusiva per Calciomercato.com e per la rubrica SOLO MILAN, Oddo ha parlato dei problemi della squadra rossonera, di Inzaghi, del suo difficile rapporto con i tifosi del Diavolo, di Galliani e di molto altro ancora:

    Oddo, cosa ne pensa del Milan di Inzaghi?
    "Due anni fa è finito un ciclo e ne è inizato un altro. Forse la società non ha fatto bene alcune scelte: si sono succeduti diversi allenatori e anche tanti giocatori sono arrivati per poi essere ceduti quasi subito. Ci vuole un po'di pazienza e aspettare che si possa ripartire cercando di commettere meno errori possibili in futuro".

    Inzaghi è un suo ex compagno, secondo lei è adatto per fare l'allenatore di una grande squadra senza aver fatto gavetta?
    "Molte volte la gavetta è importante ma non è tutto. Certo, sempre meglio farla, ma tanti allenatori non l'hanno fatto e ora sono i migliori in circolazione. Io penso che l'esperienza sia importante ma poi credo che un tecnico per emergere abbia bisogno di esprimere le proprie qualità

    Dove può arrivare questo Milan?
    "Sinceramente non lo so, dipenderà molto dalla crescita di alcuni giocatori e della squadra in generale. Per me il Milan ha un'ottima rosa e tolte Roma e Juventus se la può giocare davvero con tutte".

    Tra chi si devono ripartire le colpe per le vicessitudini degli ultimi anni?
    "Quando le cose vanno male è sempre colpa di tutti. Io non sono dentro alla società e non posso sapere che tipo di problemi abbiano avuto. Non mi permetto mai di giudicare l'operato di società e allenatori".

    Ci parli della sua esperienza al Milan che è stata travagliata nel finale con i tifosi. Cosa successe?
    "Ero partito molto bene, giocavo alla grande e abbiamo vinto. Poi il rendimento è un po' calato, dovuto anche all'età perchè quando arrivi a 33-34 anni non sei più un ragazzino e i giovani dietro di te spingono per emergere. Al tempo al Milan c'erano Abate e Antonini, mi sono infortunato e non ho giocato più come e quanto avrei voluto. Nel calcio è così: giochi bene e prendi gli applausi, giochi male e ti prendi i fischi...Io ho molto rispetto per i tifosi del Milan che quando c'era da acclamarmi l'hanno fatto. Sinceramente è stato fischiato uno come Maldini figuriamoci io (ride; ndr)".

    Galliani e Barbara Berlusconi possono convivere?
    "Non lo so, non posso saperlo. So che hanno due funzioni diverse: uno si occupa del lato sportivo e l'altra del merchandising e del lato marketing. A mio parere tutto deve andare di pari passo e se c'è unità d'intenti allora si può andare avanti, se non c'è collaborazione non si può fare".

    Visti i risultati ottenuti da Inzaghi non era meglio tenere Seedorf che aveva fatto 35 punti su 57?
    "Facile parlare col senno di poi. Se la società ha deciso in questa direzione vuol dire che ha ponderato al meglio il da farsi".

    Parliamo del Viareggio, è felice nonostante la sconfitta subita nei quarti di finale?
    "Abbiamo disputato un Viareggio stratosferico in tutti i sensi. Chiaro che rimane un po' l'amaro in bocca per non essere riusciti ad arrivare in semifinale. A livello giovanile il Pescara ha un'ottima fucina di giovani che giocano in Serie A, B e Lega Pro...anche all'estero se si considera Verratti. L'Inter ha giocato bene ed ha meritato di passare il turno anche se noi ci siamo battuti fino al 93'. C'è un divario enorme tra noi e le grandi squadre...basti pensare che la nostra rosa vale 20.000 euro e quelle delle grandi squadre molto di più. Sono davvero fiero dei miei ragazzi".

    Qual è il sogno dell'Oddo allenatore?
    "Mi auguro di diventare un grande allenatore certo (ride; ndr). E' il mio secondo anno da allenatore e spero di imparare il più possibile e di fare tanta esperienza. Voglio riuscire ad esprimere le mie qualità da allenatore e solo allora potrò capire dove potrò arrivare".

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