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Si è smarrito Suso: la crisi del gol e la clausola, il Milan è la sua dimensione
Un periodo di involuzione che da fisiologico rischia di diventare preoccupante. Suso non segna in campionato dallo scorso 5 novembre, quando contribuì al successo sul Sassuolo, l'ultimo della gestione Montella, e le sue recenti prestazioni sono andate di pari passo con l'incapacità di incidere dei giorni migliori. Sembrano lontani anni luce i primi 5 mesi della passata stagione, quando del Milan l'esterno spagnolo era il leader tecnico per eccellenza, uno dei pochi elementi in grado di accendere all'improvviso la luce e regalare imprevedibilità.
LIMITI CARATTERIALI - La migliore versione di Suso è rimasta lì, prima che i problemi fisici lo limitassero in maniera importante nella seconda parte del campionato e le incomprensioni tattiche con Montella della prima parte della stagione in corso lo esponessero a un rendimento molto più altalenante che in passato. 7 gol e 9 assist considerando tutte le competizioni, un bottino di tutto rispetto, ma che maschera in parte i limiti caratteriali di un giocatore che sembra esprimersi al massimo quando il livello generale della squadra non è eccelso e che fatica ad emergere quando il livello dello scontro si alza. Una differenza importante tra il buono e il grande calciatore, un salto di qualità che Gattuso dovrà far compiere all'esterno andaluso per migliorare la produzione offensiva di una squadra più bilanciata che in passato, ma che continua a faticare a costruire e a finalizzare.
MILAN PER FORZA - Un aspetto che è probabilmente alla base della permanenza al Milan di Suso e del rinnovo di contratto fino a giugno 2022, nonostante i sondaggi di Atletico Madrid e Tottenham. La presenza di una clausola rescissoria tra i 40 e i 50 milioni di euro, confermata dal diretto interessato, rappresenta per il futuro la garanzia del Milan di una parte di avere un giocatore spendibile sul mercato in caso di necessità, dall'altro una spada di Damocle qualora il suo numero 8 spiccasse definitivamente il volo ed esprimesse il desiderio di cambiare aria. Ipotesi, supposizioni, semplici pour parler, in attesa che il vero Suso torni, soprattutto per il bene del Milan.
LIMITI CARATTERIALI - La migliore versione di Suso è rimasta lì, prima che i problemi fisici lo limitassero in maniera importante nella seconda parte del campionato e le incomprensioni tattiche con Montella della prima parte della stagione in corso lo esponessero a un rendimento molto più altalenante che in passato. 7 gol e 9 assist considerando tutte le competizioni, un bottino di tutto rispetto, ma che maschera in parte i limiti caratteriali di un giocatore che sembra esprimersi al massimo quando il livello generale della squadra non è eccelso e che fatica ad emergere quando il livello dello scontro si alza. Una differenza importante tra il buono e il grande calciatore, un salto di qualità che Gattuso dovrà far compiere all'esterno andaluso per migliorare la produzione offensiva di una squadra più bilanciata che in passato, ma che continua a faticare a costruire e a finalizzare.
MILAN PER FORZA - Un aspetto che è probabilmente alla base della permanenza al Milan di Suso e del rinnovo di contratto fino a giugno 2022, nonostante i sondaggi di Atletico Madrid e Tottenham. La presenza di una clausola rescissoria tra i 40 e i 50 milioni di euro, confermata dal diretto interessato, rappresenta per il futuro la garanzia del Milan di una parte di avere un giocatore spendibile sul mercato in caso di necessità, dall'altro una spada di Damocle qualora il suo numero 8 spiccasse definitivamente il volo ed esprimesse il desiderio di cambiare aria. Ipotesi, supposizioni, semplici pour parler, in attesa che il vero Suso torni, soprattutto per il bene del Milan.