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Sabatini e il Milan: la mossa di Pallotta
PALLOTTA LO TRATTIENE – Proprio Pallotta ha ribadito agli altri dirigenti – oltre che a Sabatini stesso – di non voler firmare la lettera di dimissioni dell’attuale ds. Anzi, vuole andare avanti con lui nel progetto sapendo della sua magistrale capacità nel produrre plusvalenze, fattore fondamentale anche nella prossima estate per la Roma che ha i conti sotto controllo dell’Uefa. Lo spettro del Fair Play Finanziario, ma anche un progetto avviato su cui la società vuole puntare: tanti motivi per chiedere a Sabatini di restare, cosa che Pallotta farà ancora. E di cui il direttore inizia a convincersi, tanto da aver aperto diversi discorsi che riguardano la stagione che verrà (dall’idea Caceres al riscatto di El Shaarawy).
NO ALLE OFFERTE – Non a caso, fin qui Sabatini ha congelato ogni proposta che ha ricevuto a livello di telefonate, richieste, chiacchierate. Il Bologna gli avrebbe volentieri affidato l’area tecnica dopo l’addio di Pantaleo Corvino, mai conferme sui rumors a proposito del Chelsea, la tentazione Milan è sempre rimasta un’opzione sfumata per via del potere pieno di Galliani che resta intoccabile dunque difficile aspettarsi sviluppi reali. Sabatini ha preferito aspettare rispetto a qualsiasi ipotesi. Perché adesso è la Roma che vuole ripartire da lui, anche Luciano Spalletti in prima persona: tante voci su una preferenza d’addio da parte dell’allenatore, in realtà il rapporto tra i due è buonissimo, il mercato invernale è stato costruito con Spalletti e per Spalletti. Anche per questo Luciano spera di lavorare ancora fianco a fianco con WS. Un altro fattore di una permanenza non scontata, perché c’è pur sempre una lettera di dimissioni sul tavolo… ma possibile. Eccome.