Romano: La notte di Icardi alla Roma
Grandi affari, clamorose intuizioni. E anche molti errori, perché sbaglia solo chi ha il coraggio di rischiare. Nella vita calcistica di Walter Sabatini c’è questo e molto altro, il tutto avvolto da un velo di leggenda che lo rende uno dei personaggi più affascinanti del calciomercato italiano, nel bene e nel male. Sicuramente tra i più discussi, inevitabile nella Capitale. E per lui, ogni volta che la Roma gioca contro l’Inter dal 2013 non è più la stessa cosa. Perché trovarsi contro Mauro Icardi è un rimpianto che fa male, storia di quell’inverno in cui Sabatini ci ha provato davvero a prenderlo, senza riuscire a crederci fino in fondo.
IL TENTATIVO DELLA ROMA - In una notte del gennaio 2013, quando Maurito è rimasto alla Sampdoria ma ha iniziato a prenotare il suo futuro per l’estate successiva, c’è stato un incontro nel cuore di Milano - Hotel Visconti, quartier generale gialorosso - tra i suoi agenti e Walter Sabatini. Un contatto concreto, approfondito con la Roma: informazioni sul prezzo fissato dalla Sampdoria, voglia di andare fino in fondo, addirittura un approccio sul contratto con prima bozza pronta. Insomma, Icardi e la Roma sono stati molto vicini. E il pallino Icardi per il ds Sabatini è sempre rimasto. Come nello stesso mercato lo ha trattato anche il Napoli, l’ex direttore Bigon ha invitato anche il papà di Mauro a Castelvolturno, giro delle strutture e qualsiasi carta giocata. Niente da fare.
TRA L’INTER E UNA NEVICATA… - Come noto, alla fine l’ha spuntata l’Inter. Perché in quel blitz a Milano degli agenti di Icardi c’è stata la visita decisiva, quella nella sede nerazzurra: “Mauro sarà il mio ultimo grande regalo da presidente ai tifosi” ha promesso Massimo Moratti in una telefonata durante quell’incontro, dove la leggenda narra che Marco Branca avesse rivelato come per tratti somatici Icardi gli ricordasse il proprio papà. Piero Ausilio ha promesso ponti d’oro: posto da titolare, contratto importante già da più di un milione a un 20enne, la maglia numero nove nel futuro della sua squadra del cuore. Già, perché Icardi tifava Inter anche al Camp Nou durante la celebre sfida di Champions contro il Barça del 2010, in tribuna con suo papà. Tradizione familiare, anche così è nata la scelta che ha portato Maurito in nerazzurro. Un grande rimpianto di Walter Sabatini, un giallorosso mancato. Anche questo è il mercato…
Fabrizio Romano