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Quanto è forte Meret...
PREDESTINATO - A guardarlo fuori dal campo Meret sembra un ragazzone come tanti altri. Faccia pulita, sorridente, educato, silenzioso, riservato. Un 20enne con piedi per terra, che tiene a distanza la luce dei riflettori, senza manie di protagonismo. Quando indossa i guantoni, però, si trasforma, lascia i panni del giovane timido per vestire il costume di calciatore navigato, che sa cosa vuole. Che non ha paura di nulla. E' sempre stato così, fin da piccolo, da quando ha scelto di diventare portiere come papà Arrigo e zio Marino. Cresciuto nell'Udinese, Meret ha fatto il suo esordio in prima squadra nel dicembre 2015, in Coppa Italia con l'Atalanta. A giugno, dopo un anno farsi le ossa in B, dovrebbe tornare a casa-base per fare il titolare in Serie A, ma non è escluso che possa fare il salto in una big.
IL PRECEDENTE SCUFFET - Inter e Juventus lo vogliono, il Liverpool lo osserva, Meret non ci pensa e guarda dritto. E' molto amico di Scuffet, sa cosa vuole dire finire nel dimenticatoio un anno dopo essere stato sulla bocca di tutti. Non si è lasciato condizionare quando, ai tempi dell'esplosione di Scuffet, in tanti risposero: "occhio, che il portiere degli Allievi, che ha un anno di meno, è ancora più forte", non lo farà ora, che le grandi squadra hanno messo gli occhi su di lui, che Handanovic lo ha etichettato come suo erede, che il mito Zoff lo ha promosso come uno dei portieri del futuro. La strada da fare è ancora lunga, ma di una cosa non ci sono dubbi: "Quanto è forte Meret...".