Getty Images
Prandelli: Roma, ecco le colpe di Garcia. Della Valle, spendete per la Fiorentina
Il titolo di campione d'inverno del Napoli è un premio al lavoro di Maurizio Sarri e a tutti quegli allenatori che non si riempiono la bocca di parole ma che con ore di prove sul campo vedono premiati i loro sforzi in partita. Anche le altre concorrenti avrebbero avuto i loro meriti di concludere davanti a tutti il girone d'andata, ma il Napoli è la squadra che si è dimostrata più continua e che ha mostrato il gioco migliore. Come migliorarla sul mercato? Al di là dei nomi, un modo intelligente per completare questo gruppo può essere arrivare a giocatori di qualità assoluta con caratteristiche diverse a quelli attualmente in rosa e che ti consentano di avere maggiori soluzioni tattiche.
Ha perso ancora in casa l'Inter, al termine di una partita in cui ha portato tantissimi giocatori nella metà campo offensiva, come mai era avvenuto nel corso del campionato. Mancini sta ancora lavorando alla ricerca di quegli equilibri necessari quando decide di rischiare di più e provare a fare la partita senza concedere troppo agli avversari. Del resto, questa è una squadra costruita per contenere e ripartire e che lavora assieme da pochi mesi. Il problema della qualità? Mancini ha volutamente preferito di averne molta dal centrocampo in su e per questo non mi aspetto l'acquisto di un giocatore con caratteristiche diverse.
Fa rumore indubbiamente il momento di crisi della Roma e la panchina traballante di Rudi Garcia. Ribadisco ancora una volta che, presi singolarmente, i giocatori giallorossi hanno pochi eguali dal punto di vista tecnico, ma quello che appare evidente è l'assenza di un'identità tattica precisa. Sta incidendo tantissimo a livello ambientale l'assenza del pubblico e questo sentimento di ostilità; di fatto, la Roma sta giocando tutte le partite in trasferta. Se devo trovare una colpa a Garcia, è quella di non aver lavorato in maniera efficace sulla fase difensiva della sua squadra. Guardate Sarri, a Napoli ha trovato una serie di giocatori che singolarmente non erano considerati all'altezza e lui in 3 mesi è riuscito a trovare la quadratura del cerchio.
Anche a Firenze, dopo il ko interno contro la Lazio, sono venute a galla le prime crepe tra il pubblico e la proprietà, accusata di non voler fare sforzi sul mercato per migliorare la squadra. Io comprendo che l'asticella delle aspettative si sia alzata vista la prima straordinaria metà di stagione della Fiorentina e il pubblico viola è molto esigente, non si accontenta mai. Credo che si debba essere orgogliosi del lavoro fatto fino a qui, ma è indubbio che manchino delle alternative ai titolari e, in una stagione irripetibile come questa con tante formazioni in lotta per lo scudetto, uno sforzo andrebbe fatto. Il futuro di Giuseppe Rossi? Penso che i fatti abbiano dimostrato che il tridente titolare con Borja Valero, Ilicic e Kalinic sia intoccabile e, se un giocatore non è felice, è bene guardarsi attorno. Genoa? Chiunque dovesse acquistarlo, farebbe un affare.
Chiudo sul Milan e sulla incoraggiante prestazione contro la Roma, soprattutto nel secondo tempo. Ho visto molto bene dal punto di vista fisico la squadra di Mihajlovic, nella ripresa i giallorossi sono stati letteralmente sovrastati. Sono rimasto impressionato dall'impatto di Boateng, un giocatore che può risultare molto importante in questa seconda metà di campionato sotto il profilo atletico, della personalità e della capacità di dare profondità all'azione. Può essere l'uomo in più di Mihajlovic da ora in avanti.
Ha perso ancora in casa l'Inter, al termine di una partita in cui ha portato tantissimi giocatori nella metà campo offensiva, come mai era avvenuto nel corso del campionato. Mancini sta ancora lavorando alla ricerca di quegli equilibri necessari quando decide di rischiare di più e provare a fare la partita senza concedere troppo agli avversari. Del resto, questa è una squadra costruita per contenere e ripartire e che lavora assieme da pochi mesi. Il problema della qualità? Mancini ha volutamente preferito di averne molta dal centrocampo in su e per questo non mi aspetto l'acquisto di un giocatore con caratteristiche diverse.
Fa rumore indubbiamente il momento di crisi della Roma e la panchina traballante di Rudi Garcia. Ribadisco ancora una volta che, presi singolarmente, i giocatori giallorossi hanno pochi eguali dal punto di vista tecnico, ma quello che appare evidente è l'assenza di un'identità tattica precisa. Sta incidendo tantissimo a livello ambientale l'assenza del pubblico e questo sentimento di ostilità; di fatto, la Roma sta giocando tutte le partite in trasferta. Se devo trovare una colpa a Garcia, è quella di non aver lavorato in maniera efficace sulla fase difensiva della sua squadra. Guardate Sarri, a Napoli ha trovato una serie di giocatori che singolarmente non erano considerati all'altezza e lui in 3 mesi è riuscito a trovare la quadratura del cerchio.
Anche a Firenze, dopo il ko interno contro la Lazio, sono venute a galla le prime crepe tra il pubblico e la proprietà, accusata di non voler fare sforzi sul mercato per migliorare la squadra. Io comprendo che l'asticella delle aspettative si sia alzata vista la prima straordinaria metà di stagione della Fiorentina e il pubblico viola è molto esigente, non si accontenta mai. Credo che si debba essere orgogliosi del lavoro fatto fino a qui, ma è indubbio che manchino delle alternative ai titolari e, in una stagione irripetibile come questa con tante formazioni in lotta per lo scudetto, uno sforzo andrebbe fatto. Il futuro di Giuseppe Rossi? Penso che i fatti abbiano dimostrato che il tridente titolare con Borja Valero, Ilicic e Kalinic sia intoccabile e, se un giocatore non è felice, è bene guardarsi attorno. Genoa? Chiunque dovesse acquistarlo, farebbe un affare.
Chiudo sul Milan e sulla incoraggiante prestazione contro la Roma, soprattutto nel secondo tempo. Ho visto molto bene dal punto di vista fisico la squadra di Mihajlovic, nella ripresa i giallorossi sono stati letteralmente sovrastati. Sono rimasto impressionato dall'impatto di Boateng, un giocatore che può risultare molto importante in questa seconda metà di campionato sotto il profilo atletico, della personalità e della capacità di dare profondità all'azione. Può essere l'uomo in più di Mihajlovic da ora in avanti.