Plizzari, l'ombra di Donnarumma e la corte della Roma: il Milan ha un piano
NO AL CITY, ORA LA ROMA - Classe 2000 (un anno meno di Donnarumma), Plizzari è la prossima grande promessa del vivaio milanista e come Gigio sta già bruciando le tappe: da settembre è diventato terzo portiere della prima squadra, salutando la Primavera (che torna a difendere quando gli impegni con la formazione di Montella lo consentono) e incassando la benedizione sia di Galliani che di Berlusconi. E le buone prove nelle amichevoli estive hanno attirato pretendenti di lusso: ci ha provato il Manchester City, no secco del Milan ai circa 2 milioni di euro messi sul piatto, stando agli ultimi rumors ora sarebbe la Roma invece ad aver messo sotto osservazione il giovane portiere. Tifosi preoccupati per il possibile sgarbo giallorosso, non i dirigenti: il contratto da professionista fino al 2018 mette al riparo il Milan dalla possibilità che il giocatore si liberi pagando un semplice indennizzo per il premio di formazione (soluzione valida solo per l'estero, ma dopo il caso Pogba allo United i top club evitano di farsi sgarbi di questo tipo), se una squadra italiana vuole il portiere deve trattare direttamente con la società. E qui troverebbe di fronte un muro, perché i rossoneri non ha alcuna intenzione di perdere la titolarità del cartellino.
IL PIANO DEL MILAN - Plizzari non si vende, ma non può restare sempre in panchina a guardare. Il Milan lo sa, e ha un piano: trovare l'accordo per prolungare il contratto e lasciar partire l'estremo difensore con la formula del prestito (secco) per trovare continuità altrove e migliorare il livello attuale, questa l'idea per la prossima estate, ma questa strategia potrebbe cambiare in base al futuro di Gabriel. Il portiere brasiliano dovrebbe rientrare dal prestito a Cagliari al termine della stagione, ma non il Milan non è sicuro di voler puntare su di lui: se Gabriel dovesse dunque lasciare i rossoneri in estate ecco che la cessione del classe 2000 potrebbe essere congelata. Questo il futuro a breve termine, ma alla lunga sarà Donnarumma a decidere le sorti di Plizzari: i due sono pressoché coetanei (poco più di un anno di differenza), se il primo dovesse alla fine rinnovare e proseguire a lungo la sua carriera in rossonero il secondo si troverebbe chiuso da un rivale al momento nettamente più quotato. Dubbio che potrebbe presentarsi nei prossimi anni dunque, ma una cosa è certa: 'addio' è una parola che al momento né il Milan né Plizzari (tifoso del Diavolo) vogliono pronunciare.
Twitter: @Albri_Fede90