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    Pasalic, ora il colpo è low cost: ma il riscatto non è una priorità per il Milan

    Pasalic, ora il colpo è low cost: ma il riscatto non è una priorità per il Milan

    • Federico Albrizio
    Arrivato in punta di piedi e con tanti dubbi sulle sue condizioni fisiche e quella schiena che lo aveva fermato la scorsa stagione, Mario Pasalic si è gradualmente preso il Milan: Montella lo ha aspettato fin quasi a novembre, lo ha lanciato all'11° giornata contro il Pescara e da lì non ha più fatto a meno di lui.

    PRESTITO, LA CIFRA E' OK - 17 presenze complessive e 2 gol, pochi ma pesanti: contro il Crotone e soprattutto l'1-0 a Bologna con i rossoneri sotto di due uomini, e queste due reti va ad aggiungersi il rigore alla Juventus che vale la Supercoppa. Colpo rivelatosi azzeccato dal punto di vista tecnico, ma anche da quello economico. Pasalic è arrivato dal Chelsea con la formula del prestito secco oneroso, 200.000 euro di quota fissa più una parte variabile legata alle presenze: in caso di utilizzo col contagocce il Milan avrebbe dovuto versare circa 1 milione di euro aggiuntivo al club londinese, ma il minutaggio conquistato dal croato classe '95 al momento è considerevole e dunque mette al riparo i rossoneri da questa eventualità. L'affare si rivela dunque low cost per il presente, ma il futuro? Quello è ancora un'incognita.

    NON E' UNA PRIORITA' - Nella trattativa con il Chelsea il Milan non si è assicurato il diritto di riscatto ma di prelazione al termine della stagione, ossia sarà il primo interlocutore dei Blues in estate per il cartellino di Pasalic. Tutto rinviato a fine stagione dunque e senza fretta, perché ora i rossoneri hanno altre priorità, su tutte Gerard Deulofeu. Come il centrocampista infatti anche l'esterno spagnolo è in prestito secco, ma la differenza in questo caso è che il Milan ha già cominciato a muovere i primi passi non con l'Everton, ma con il Barcellona che vanta il diritto di riacquistare Deulofeu al termine della stagione: contatti tra Galliani e Braida per capire quali siano le intenzioni del club catalano e valutare i margini di trattativa, segno che il Milan a prescindere da quale sarà la proprietà e la dirigenza il prossimo anno vuole puntare su di lui. Gerard sì, Mario nì. Strategie diverse per i due giocatori,  al momento il futuro di Pasalic non è in cima ai pensieri dei rossoneri ma questo non esclude che possa esserci un tentativo nei prossimi mesi, soprattutto se Montella resterà in panchina: il tecnico stima il croato e spingerà per la sua conferma, ma per Pasalic l'attesa è ancora lunga.

    Twitter: @Albri_Fede90

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