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Panama papers: capitali nei paradisi fiscali. Messi: 'Firmo ciò che dice papà'
"Io non guardo quello che firmo. Firmo quello che dice mio padre di firmare, non guardo né mi concentro né chiedo". A pronunciare queste parole, davanti ad un giudice istruttore, è stato Lionel Messi, 28 anni, accusato dal fisco spagnolo di avere evaso tasse per 4,1 milioni di euro. Il nome del fuoriclasse argentino compare ora anche nell’interminabile lista dei personaggi coinvolti nello scandalo dei Panama Papers. E oggi, il Süddeutsche Zeitung, autore dello scoop, rivela che ai giornalisti del quotidiano tedesco, che gli chiedevano ragione della sua firma autografa e di quella del padre sotto alcuni documenti controversi, Messi ha risposto che lui firma "alla cieca" quello che il suo "uomo di fiducia" gli sottopone.
PANAMA PAPERS: CI SONO MESSI, PLATINI E L'INTER - Una quantità di denaro mostruosa, trasferita in paradisi fiscali da studi legali internazionali e banche. Per conto di chi? Politici, funzionari, criminali e - anche - personaggi del calcio e dello sport, italiano e mondiale. I documenti sono stati diffusi dalle testate legate all'Icij (International consortium of investigative journalists) e da Wikileaks.
Tra i nomi tirati in ballo per quello che si annuncia come uno degli scandali più clamorosi della storia recente ci sono, tra gli altri, il presidente russo Putin, il premier britannico Cameron (secondo quanto scrive il Guardian) e i familiari del leader cinese Ji Xinping. Ma ci sono anche Lionel Messi, il più grande calciatore del mondo, l'ex fuoriclasse juventino Michel Platini, già finito nella bufera per lo scandalo Fifa, l'ex attaccante interista Ivan Zamorano, l'ex difensore romanista Gabriel Heinze e il presidente argentino Mauricio Macri, ex numero uno del Boca Juniors.
Attenzione, però, perché secondo l'Irish Times nell'elenco figurerebbero anche i nomi di venti proprietari o ex proprietari di squadre di calcio, tra le quali viene citata pure l'Inter. E si parla anche di Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari, oggi a capo del comitato promotore delle Olimpiadi di Roma 2024.