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Insigne e l'incontro con i dirigenti del Milan: la palla passa a De Laurentiis
L'INCONTRO CON IL MILAN - Calcio e affari, tutto normale a gennaio: gli occhi a mandorla del Milan del futuro su Insigne. Lorenzino. L'unico napoletano del Napoli che deve, che vuole rinnovare e ritoccare il proprio contratto con il club di De Laurentiis (scadenza 2019). La storia è semplice: in estate le telecamere a circuito chiuso registrarono un incontro a Dimaro tra il presidente, i manager del giocatore e il padre, ma non se ne fece nulla. Anzi: la richiesta di partenza dell'entourage dell'attaccante, più o meno 6 milioni a stagione, fu respinta seccamente dalla società. Che dal quel momento non ha più riaperto le comunicazioni. E così entra in scena il Milan. O per meglio dire, la futura dirigenza post closing: Mirabelli e Fassone, che del club azzurro è stato dg, puntano Insigne e parte la chiamata. Con appuntamento: a novembre a Milano, tra Mirabelli e i manager di Lorenzino (Ottaiano-Andreotti). Incontro esplorativo, nulla di particolarmente concreto considerando la situazione societaria del club rossonero, però l'idea chiara e tonda è che il fantasista azzurro e della Nazionale rientra nei piani del Milan del futuro.
IN ATTESA DEL VERTICE CON DE LAURENTIIS - In attesa di una chiamata del Napoli, perché prima o poi la riunione con De Laurentiis ci sarà e di certo il presidente azzurro non avrà intenzione di lasciarlo andare, sabato si gioca a San Siro. Dove Insigne ha segnato la sua unica doppietta in Serie A nel 4-0 del 4 ottobre 2015. Punizione e azione: colpi che, evidentemente, il Milan del futuro vorrebbe portare a casa.