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    Nainggolan: 'Io per sempre alla Roma'

    Nainggolan: 'Io per sempre alla Roma'

    E' stato al centro di insistenti rumors di mercato nell'ultima finestra di trattative di gennaio, con le indiscrezioni su ricche offerte provenienti dalla Cina che hanno tenuto banco per diversi giorni, ma anche stavolta Radja Nainggolan è rimasto alla Roma. E, come ha avuto modo di ribadire in un'intervista concessa a Sky Sport, il belga ha intenzione di rimanere nella Capitale a lungo: "Qui a Roma sto benissimo, non vedo il motivo per cui dovrei andar via. Vivo bene, sono felice, ho tutto quello che devo avere, in questi casi neanche tutti i soldi ti possono far cambiare idea. Potrei firmare a vita per la Roma, anche perché ho rinunciato a tante squadre. A meno che la società un giorno decida di cacciarmi. In questo momento sono felice qui e l’importante per me è essere felice".

    Sulle differenze tra Spalletti e Di Francesco: "Caratterialmente penso che Di Francesco sia un po’ più tranquillo rispetto a Spalletti. Spalletti si innervosiva anche perché leggeva una cosa sbagliata, o non so, sentiva una cosa e la faceva più grande di quella che era. Di Francesco, invece, è uno che guarda soltanto al lavoro, che è convinto di quello che fa, di quello che vuole".

    Sulla sua vita privata: "Io sono cresciuto senza padre, quindi cerco di dare il massimo del mio tempo ai miei figli. Anche perché è un’esperienza che non raccomando a nessuno. Mia madre mi ha insegnato tanto, anche se poi sono andato via di casa abbastanza giovane, perché alla fine sono cresciuto in Italia. A 17 anni andare via di casa non è una cosa facile, ma ho cercato di crescere, sono maturato prima perché sono partito presto. Cerco di dare un po’ della mia esperienza di vita ai miei figli. Ecco quello che cerco di fare. Sono molto contento di come ho vissuto, anche se magari altre persone dicono che non sono un bell’esempio per i giovani. Io faccio il calciatore e l’educatore lo fanno altri. Io ho i miei figli e cerco di crescerli bene, ma nella vita privata faccio le cose giuste secondo me, e in partita mi sento sempre pronto".

    Su Totti: "Lui era un giocatore importante a livello mondiale, ovunque andasse la gente urlava sempre “Totti! Totti!”: penso che abbia guadagnato il rispetto sul campo per il campione che era. Quando si è ritirato, tutta la gente allo stadio era commossa ed era soltanto per quello che lui ha dimostrato in campo. Prima o poi la fine doveva arrivare, però farlo così, con così tanta gente, penso che per lui sia stato un momento brutto perché ha smesso, ma anche bello perché l’hanno seguito in tutto il mondo. È una persona molto importante per me, anche per il ruolo che ha oggi. Dentro lo spogliatoio un po’ manca, anche soltanto per il personaggio, la persona, il nome, perché rappresenta Roma. All’inizio, soprattutto, era un po’ particolare e difficile. Però, adesso, ha questo nuovo ruolo e viene spesso negli spogliatoi, cerca di essere presente. Penso che lui sia tranquillo, che stia bene, è comunque sorridente. È sempre una cosa buona per noi giocatori avere un ex giocatore che ci sta vicino e che ci può dare una mano".

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