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Milanmania: Bacca fa bene ad andare via. Il Milan ha perso credibilità
Non si può in alcun modo biasimare Bacca. Compirà 30 anni a settembre, ha vissuto una carriera di retroguardia crescendo stagione dopo stagione fino alle consacrazioni in Europa con il Siviglia e appunto in Italia in questa stagione. Per lui, per le sue ambizioni, i suoi sogni, la sua fama e perché no anche per i suoi soldi, sta partendo l'ultimo treno. Deve salirci di corsa. I sentimentalismi e l'affezione per la maglia in questo contesto non hanno cittadinanza alcuna. Perdipiù fa un grande favore al Milan stesso, perché grazie ai soldi che recupererà dalla sua cessione potrà fare qualche operazione altrimenti negata dallo stallo della proprietà. Nonostante Bacca non sia a livello né di Higuain né dei migliori attaccanti che circolano in Europa, data l'abbondanza dei suoi limiti, comunque a Montella verrà meno il terminale più prolifico e quindi importante della squadra. Andrà sostituito e questo sposterà ancora una volta l'attenzione dai reparti che invece necessitano rinforzi assai più dell'attacco.
Il profilo dei Musacchio e del Sosa incombe sui desideri dei Cuadrado e Borja Valero espresso dall'allenatore. Il quale, come tutti in attesa di sapere che ne sarà di Berlusconi, dei cinesi e quindi del mercato, dovrà rassegnarsi alla mediocrità attuale. I discorsi di queste settimane sulle sue idee di gioco, sul suo progetto, sulle sue aspirazioni europee dovranno restare forzatamente congelati. Nel frattempo si concentri e lavori con questi soliti noti, convivendo con gli ignoti dei quali ancora non si capisce quando sarà possibile svelarne l'identità.