Londra 2012: niente Facebook nè Twitter. Oggi scatta il blocco CIO
Oggi inizia il silenzio degli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi obbligati dai vari Comitati Olimpici a non utilizzare i Social Network. La sanzione per i trasgressori è di 100 mila euro.
Quindi niente commenti sull'organizzazione, nessuna esternazione "privata", no alla condivisione con i propri funs degli stati d'animo che accompagnano l'atleta la sera prima della gara più importante della vita.
Le emozioni delle Olimpiadi di Londra 2012, che si svolgono nel momento della massima diffusione dei vari social, quindi, non potranno avere un seguito su Facebook o su Twitter. Gli atleti affezionati al web non avranno la possibilità di mantenere quel contatto diretto con i propri sostenitori grazie al quale hanno potuto farsi conoscere meglio e appassionare migliaia di tifosi.
La motivazione ufficiale del CIO, resa nota solo ieri sera, sarebbe quella di evitare che gli atleti con i loro commenti vadano ad influenzare le scommesse sportive ma quella più rilevante è sicuramente l'impossibilità di violare i diritti d'immagine comprati a peso d'oro dalle varie TV e dai vari giornali partner dell'evento.
Nel frattempo sono numerosi gli atleti che hanno dato il momentaneo addio ai social giustificandosi per il fatto che per tutta la durata dei Giochi non potranno collegarsi al web.
La ginnasta Carlotta Ferlito scirve su Facebook: "Come già sapete da domani inizia il silenzio olimpico, e quindi non potrò più aggiornarvi nè qui nè su Twitter". Anche la pallavolista Carolina Costagrande avvisa i propri funs: "Da domani e Durante tutta Olimpiade niente Twitter o FACEBOOK per azzurri (multa 10mila€). Nostre news potrebbero favorire scommesse o violare diritti immagine.
Ci rivediamo il 12 agosto!!!".