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La rivincita di Bonatini: scaricato dalla Juve, avrebbe fatto felice George Best
MALE ALLA JUVE - La carriera di Bonatini parte nel 2011. Un anno memorabile, nel quale l'attaccante classe 1994, con la maglia del Brasile, vince il Sudamericano under 17, segnando 4 reti, e chiude al quarto posto il Mondiale di categoria in Messico (andando in gol contro Ecuador e Giappone). Il suo nome, insieme a quelli di Piazon, Adryan e Wallace (transitato senza fortuna anche dall'Inter) finisce sul taccuino dei principali club europei, nel 2012 la spunta la Juve che lo porta a Torino per aggregarlo alla Primavera di Zanchetta. In Italia le cose non vanno per il verso giusto, Leo, come ama farsi chiamare, ha nostalgia del Cruzeiro, fatica ad ambientarsi in un Paese nuovo e sul campo soffre la concorrenza di Padovan e Beltrame. La sua avventura in bianconero finisce dopo dodici mesi, la sua vita calcistica successivamente fa tappa al Goias, all'Estoril e all'Al Hilal, in Arabia Saudita, fino ad arrivare al Wolverhampton, in Inghilterra, per abbracciare il progetto della Fosun International.
BEST TI GUARDA - La volontà del gruppo di Shanghai guidato da Guo Guangchang, considerato da Forbes l’undicesimo uomo più ricco della Cina, è chiara, riportare i Wolves in Premier League. Per farlo ha allestito una squadra di tutto rispetto, grazie ai 'consigli' di Jorge Mendes, agente di Mourinho, Ronaldo e James. Il Wolverhampton, squadra per la quale faceva il tifo George Best, sta confermando sul campo gli investimenti fatti sul mercato (tra i quali spicca l'acquisto dal Porto di Ruben Neves), guida la classifica della Championship con quattro punti di vantaggio sul Cardiff. Buona parte del merito è di Leo Bonatini, che in 20 match ha già messo a segno 12 gol e 6 assist. Grazie a lui dopo sei anni il Wolverhampton può tornare nell'élite del calcio inglese.