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Juvemania: Allegri è l'allenatore più pagato in Italia, non sbagli il turnover
Allegri, il peso delle responsabilità è tutto sulle sue spalle. Quest'anno l'ago della bilancia della stagione juventina sarà indubbiamente la corretta gestione delle forze del parco giocatori. Allegri è indiscutibilmente il punto centrale attorno a cui ruota il futuro della squadra. Non si dovrà assolutamente arrivare "cotti" a fine stagione, come invece purtroppo capitato l'anno passato. Ne sarebbe direttamente responsabile, senza se senza ma. Il peso delle responsabilità grava tutto sulle sue spalle. Già a partire da sabato ci aspettiamo tutti che, in vista del primo vero big match della stagione (l'esordio in Champions League contro il Barcellona), il tecnico toscano applichi in campionato un ampio turnover.
Buffon è al suo ultimo anno di carriera e, nonostante già qualche parruccone ne invochi a grande voce il pensionamento anticipato in Nazionale, è ancora indubbiamente il numero 1. E' giusto però che Szczesny giustifichi il suo alto stipendio annuale, alternandosi a SuperGigi soprattutto nelle sfide non di vertice.
Così come è naturale aspettarsi che i milioni investiti per Bernardeschi e Douglas Costa portino a una corretta redistribuzione del consumo delle forze in attacco. Soprattutto Dybala, il vero fenomeno della Vecchia Signora, va centellinato al massimo per preservarlo sempre al meglio nelle grandi sfide. Dopo le fatiche con la nazionale argentina, i voli intercontinentali e i mancati allenamenti, ad esempio, sarebbe folle schierarlo anche in campionato prima della sfida con il suo mentore Messi. Ci aspettiamo anche di vedere Mandzukic (l'unico davvero insostituibile nel 4-2-3-1) spesso in panchina o schierato da attaccante come vice Higuain per centellinare le forze e mantenerle inalterate quando saranno davvero necessarie.
Poi sarà anche la volta dei turnover obbligati o indirizzati. Con l'esclusione dalle liste Champions (che chi scrive non condivide assolutamente), ci aspettiamo che l'esemplare professionista Lichtsteiner trovi sempre spazio o quasi in campionato. Così come riconoscendo l'importanza del peso anagrafico gravante sulle spalle di Barzagli e Chiellini (ora fermo ai box) è lecito aspettarsi l'impiego costante di Rugani e Benatia con Howedes pronto a tappare qualsiasi buco che verrà a presentarsi. L'acquisto del difensore tedesco è un tranquillante per tutti; la certezza di avere in rosa un usato di sicuro affidamento che non farà rimpiangere nessuno. Diciamolo, il sogno di qualsiasi allenatore.
A centrocampo sicuramente, in attesa di capire bene la vera situazione fisica di Marchisio, quello da preservare al massimo sarà ovviamente Khedira, sperando che nel frattempo tutto quanto di buono messo in mostra da Bentancur in questi mesi venga confermato anche in Campionato e Coppa.
Insomma, Allegri ha in mano probabilmente la rosa più forte da quando è allenatore della Juventus. E allora anche lui deve necessariamente giustificare al meglio il suo ingaggio da top, il più alto in assoluto in Italia.
Tolisso, lo rimpiangeremo? Chiusura al pezzo di giornata con un ritorno al passato. Il presidente del Lione, Jean-Michel Aulas nel complimentarsi con Andrea Agnelli per l'elezione a presidente dell'ECA (COMPLIMENTI PRESIDENTE!) si è sentito chiedere: Ci spiega perchè alla fine la Juve non ha preso Tolisso? "Erano molto vicini, ma la scorsa stagione. In questa non hanno manifestato un particolare interesse. Evidentemente, hanno cambiato obiettivo". Non è quindi stata solo una bocciatura tattica, come da molti interpretato in questi mesi. Se Tolisso è stato "abbandonato" ancor prima della svolta 4-2-3-1 è evidente che società e allenatore hanno fatto valutazioni ben più ampie. Lo rimpiangeremo? Di sicuro, in chi scrive, c'è più rammarico nell'aver ascoltato direttamente dalla bocca di Xabi Alonso "sono stato molto vicino alla Juventus" soprattutto ripensando poi a chi arrivò al suo posto... Ma erano altri tempi. Un'altra Juve.
@stefanodiscreti