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Juve, PSG e l’alta tensione sul mercato: da Coman alla furia di Matuidi
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DA COMAN A IKONE’ – In questi anni, si sono susseguiti episodi di affari saltati: alla base di tutto c’è quel blitz con cui la Juventus soffiò al PSG a parametro zero Kingsley Coman, poi rivenduto al Bayern Monaco. Ma quel colpo bianconero non è mai andato giù al presidente Al Khelaifi, così fu proprio lui a bloccare l’arrivo di Adrien Rabiot quando sembrava vicinissimo. Non solo: la Juventus ha corteggiato più volte Edinson Cavani ma il Paris lo ha blindato con tanto di rinnovo, pur di non privarsene e senza voler neanche parlarne con i bianconeri. Poi, nell’ultima primavera, il tentativo di Marotta e Paratici per Jonathan Ikoné, centrocampista offensivo classe ’98 che andava a scadenza proprio col PSG. Un caso alla Coman che i francesi hanno evitato rinnovandogli il contratto a cifre importanti.
MATUIDI, SEMPRE PIU’ NO – Da qui si origina quel no anche su Blaise Matuidi, a un passo dalla Juve ad agosto scorso e poi affare improvvisamente saltato su intervento di Al Khelaifi. Una vendetta, secondo rumors francesi; in realtà, a Parigi non hanno voluto vendere un giocatore fondamentale né fare un favore a una concorrente europea come la Juventus. Nonostante Matuidi volesse il bianconero, eccome, tanto da infuriarsi in ritiro col PSG in camera con un compagno appena saputo da Raiola della chiusura del club alla sua cessione in Italia. Sperava in gennaio, ma Al Khelaifi vuole parlare di rinnovo e non cederlo alla Juve. Così, Marotta e Paratici sono alla carica su Witsel e hanno già blindato Bentancur per la prossima estate. E anche per gennaio, la Juve e il PSG restano distanti…