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    Juve low cost: De Maio e Tomovic

    Juve low cost: De Maio e Tomovic

    Che piaccia o no, l'avvio di stagione ben al di sotto delle aspettative della Juve è legato a doppio filo alle scelte in sede di mercato di questa estate. Operazioni condivise solo di facciata, che hanno condizionato l'operato di Massimiliano Allegri tanto da trasformare la Juve in una squadra senza una verà identita ed in costante divenire, tra un infortunio ed un esperimento. La rifondazione estiva dettata da Marotta e Paratici, con al centro un'età media notevolmente abbassata, è stata infine congelata dopo l'ennesimo flop, quello contro il Sassuolo: Allegri è stato chiaro, basta esperimenti, non c'è più tempo da perdere per far crescere i giovani. Almeno non ora. Una sterzata netta, che inevitabilmente sta cambiando anche le strategie per l'imminente mercato invernale. A gennaio potrebbe, dovrebbe, servire ben più di una toppa per completare la rosa, attraverso una serie di operazioni low cost che possano far arrivare alla corte di Allegri giocatori già pronti e dall'esperienza consolidata. Il profilo di Lavezzi in questo senso ha quindi sorpassato l'idea di un arrivo anticipato di Berardi o l'interesse per Perotti. Non solo un attaccante esterno è però l'obiettivo di Marotta e Paratici per gennaio. Anche e soprattutto in difesa sono previsti cambiamenti.

    VIA RUGANI, DENTRO DE MAIO – Se per il futuro il nome di Mehdi Benatia è quello giusto (LEGGI QUI), c'è da affrontare una questione di complemento della rosa nell'immediato. Infatti, trattenere Rugani nella seconda parte di stagione sembra ormai molto complicato. Per sostituirlo, il tecnico ha chiesto un difensore centrale di esperienza che possa accettare il ruolo di quarto centrale: così in questi giorni sono ripresi i discorsi già avviati in estate con il Genoa per arrivare a Sebastien De Maio, elemento che rispecchierebbe l'identikit tracciato dal tecnico. E che potrebbe arrivare anche in prestito con diritto di riscatto in virtù degli ottimi rapporti tra le due società.

    VIA CACERES, DENTRO TOMOVIC Con il recupero di Stephen Lichtseiner poi, anche l'emergenza nel ruolo di terzino destro può essere affrontata diversamente. Il titolare rimane lo svizzero, quindi prima di valutare un acquisto economicamente pesante come quello di Sime Vrsaljko (la richiesta del Sassuolo rimane compresa tra i 12 e i 15 milioni di euro), la dirigenza bianconera potrebbe prendersi altri sei mesi, utili per riapprofondire anche il discorso che porta a Fabinho del Monaco. Però qualcosa potrebbe cambiare anche in quella casella: nonostante sia stato reintegrato in rosa, Martin Caceres rimane abbondantemente inserito nella lista dei giocatori sacrificabili, dopo il recupero di Lichtsteiner a maggior ragione. Dalla Turchia, fronte Fenerbahce, è pronta ad arrivare un'offerta interessante per lui che dalla Juve difficilmente ostacoleranno, anche considerando un rinnovo che tarda ad essere formalizzato. Ed anche in questo caso, Allegri ha fatto capire come il suo posto debba essere preso per la seconda parte di stagione da un altro elemento di grande affidabilità: l'usato sicuro in questo caso porta il nome di Nenad Tomovic della Fiorentina, come Caceres adatto a giocare su entrambe le fasce e all'occorrenza da centrale, per il quale rimarrebbe da vincere la concorrenza del Milan. Il suo contratto è in scadenza nel 2016, motivo che non rende impossibile l'avvicinarsi alla Fiorentina nonostante i rapporti tesi con la società bianconera. La nuova, vecchia, strada è in ogni caso tracciata: per rialzare la testa, si punta all'usato sicuro, meglio se low cost.


    Nicola Balice
    @NicolaBalice


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