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    Juve, Alex Sandro non è più incedibile: l'asta parte da una base di 50 milioni

    Juve, Alex Sandro non è più incedibile: l'asta parte da una base di 50 milioni

    È una questione di momenti. La scorsa estate per comprare Alex Sandro, al Chelsea, non sono bastati 50, né 60, né quasi 70 milioni di euro. Il brasiliano era incedibile, quindi semplicemente non aveva prezzo. Datato il malessere di Alex Sandro, la sua volontà di cambiare aria è sempre stata un segreto difficilmente nascondibile ed in primavera la sua partenza era già in programma. Poi altri casi sono esplosi senza soluzione alternativa alla cessione, vedi Bonucci e Dani Alves: un'altra cessione di quella portata, la Juve non poteva semplicemente permettersela. Passano i mesi, il problema Alex Sandro resta. Ed ora la soluzione sembra sempre la stessa: chi non vuole, può partire, senza rimpianti. Meglio se a giugno, non è più da escludere addirittura a gennaio. In vendita non sarà mai, incedibile non lo è più. Quindi in casa Juve ci si prepara ad affrontare una sessione di mercato invernale, che al contrario del passato, potrà essere più intensa del previsto e dello sperato.

     

    IL PREZZO – Sembra una vita fa che la Juve respingeva il Chelsea, andato anche oltre i 60 più bonus. Ora il prezzo fissato per iniziare una trattativa è sensibilmente più basso: da 50 milioni in su, non un euro in meno, se ne parla. Una base d'asta alta ma non altissima, che potrebbe risvegliare l'interesse anche di chi fino a questo momento ad Alex Sandro non aveva pensato in maniera concreta nonostante sia raro un affare di tale portata a stagione in corso e nonostante il brasiliano non sia utilizzabile in Champions. Chi offre di più, vince: Chelsea avvisato. L'obiettivo della Juve rimane quello di trattenerlo almeno fino a fine stagione, ma a questo punto tutto può accadere.

     

    LE ALTERNATIVE – Così Marotta e Paratici accelerano per non farsi cogliere impreparati in caso di partenza di Alex Sandro. C'è Emerson Palmieri da tempo tra i favoriti in assoluto: i pro sono in un potenziale importante ancora inespresso e nella possibilità di essere schierato in Champions. I contro stanno nei dubbi riguardanti il suo pieno recupero dopo la rottura del crociato da cui ha appena recuperato, di conseguenza in una valutazione che alla Roma non intendono abbassare rispetto al quasi accordo trovato sul finire della scorsa stagione: 20 milioni più bonus. Se solo Gianpiero Gasperini mollasse la presa, la soluzione a portata di mano sarebbe quella di Leonardo Spinazzola: a fine stagione rientrerà ugualmente alla base, anche lui potrebbe giocare in Champions e con l'Atalanta gli affari non finiscono mai. Viva più che mai la pista che porta a Matteo Darmian, prima scelta alla pari di Vrsaljko anche per la fascia destra nel caso in cui dovesse cambiare idea Lichtsteiner accettando l'idea di una cessione a gennaio: Mourinho lo usa col contagocce, per lui vorrebbe almeno 17 milioni e prima pretende un sostituto.

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