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    Inter, frenata per Calleri: no ai fondi

    Inter, frenata per Calleri: no ai fondi

    Jonathan Calleri e l'Inter: è questo il tormentone invernale. Se quello estivo è stato Ivan Perisic, alla fine approdato in nerazzurro, ora è il turno dell'argentino. Il bomber del Boca Juniors, in stagione ha realizzato 21 gol, che hanno aiutato gli Xeinezes a vincere il titolo. O meglio, il bomber del Deportivo Maldonado, club di seconda divisione uruguaiana che lo ha acquistato per 12 milioni di euro. La regia, però, è di un fondo d'investimento sudamericano. L'Inter aveva in mano il giocatore per un prestito biennale, ma qualcosa è cambiato. Cosa? 

    NO AI FONDI - Come scrive la Gazzetta dello Sport, in queste settimane l'Inter ha pensato come tesserare Calleri, ancora extracomunitario: la soluzione ideale era quello di prenderlo e parcheggiarlo al Bologna, per poi visionarlo nel nostro campionato. Ma alla fine, i nerazzurri sembrano aver cambiato idea, in quanto non vogliono incappare nelle sanzioni che la FIFA dà a chi lavora con i fondi d'investimento, i cosiddetti TPO (tird party ownership) o TPI (third party interest). La FIFA, in passato, ha sanzionato l'FC Serayng, club belga, per la collaborazione con Doyen Sports. E l'Inter, per evitare tutto questo, preferirebbe perdere un talento come Calleri

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