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    Inter, Eder valuta l'addio: il punto

    Inter, Eder valuta l'addio: il punto

    • Pasquale Guarro
    Solo a novembre era arrivata l’ufficialità del rinnovo del suo contratto, esteso fino all’anno 2021. Era un’Inter che viaggiava a ritmi sostenuti, dove anche chi giocava meno si sentiva coinvolto in prima persona. E si sentiva coinvolto anche Eder che il 5 novembre si alza dalla panchina e realizza la sua prima ed unica rete di questo campionato, proprio per festeggiare al meglio il prolungamento del matrimonio con la società nerazzurra. Ma a lungo andare, si sa, la panchina diventa mal digeribile e quando i risultati iniziano a stentare emergono i malumori. 

    L'ESCLUSIONE PIU' DOLOROSA - A inizio campionato Eder aveva parlato a lungo con Spalletti e accettato il ruolo di riserva. Ma mai l’italo-brasiliano avrebbe pensato a un utilizzo così limitato: in 20 partite di campionato l’ex Sampdoria ha totalizzato la miseria di 190 minuti trascorsi in campo e nelle ultime due apparizioni Spalletti l’ha tenuto in panchina per tutta la durata del match. Clamorosa l’ultima esclusione in occasione della sfida contro la Fiorentina, in cui il tecnico toscano ha addirittura dato fiducia a Joao Mario titolare, lanciando il portoghese al posto di Candreva. Per Eder neanche le briciole. 

    PENSIERI D'ADDIO - Una situazione che inizia a stare un po’ stretta all’ex Sampdoria, nei giorni scorsi pizzicato da qualche tifoso su twitter per via di alcuni post che lasciavano adito a fraintendimenti. Ai tifosi nerazzurri il destinatario di quei messaggi è sembrato Icardi, che poche ore prima aveva accusato l’intero gruppo di scarso impegno in allenamento. Non sono arrivate né conferme né smentite, ma ciò che filtra è che Eder - per la prima volta da quando è a Milano - starebbe pensando a una nuova sistemazione. 

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