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Inter e Roma stregate da Achahbar
Da sempre terra di grandi talenti, l'Olanda calcistica che si è risvegliata stamattina dopo la vittoria per 2-1 del Feyenoord sul PSV Eindhoven capoclassifica, riaprendo uno spiraglio in ottica titolo per l'Ajax (sono 8 i punti di distanza a 6 turni dal termine del campionato), ha finalmente scoperto l'attaccante classe '94 Anass Achahbar. Enfant prodige del calcio oranje, quando nel 2011 contribuì al successo nel campionato europeo Under 17 sulla Germania prima di iniziare un lungo percorso che oggi lo ha portato all'attenzione generale.
PRESTITO IN GERMANIA - Strappato ai rivali cittadini dello Sparta Rotterdam, il ragazzo di origini marocchine nel Feyenoord realizza nel suo primo anno 21 gol in 22 giornate con le formazioni giovanili, prima di ricevere in premio da Ronald Koeman nell'agosto 2011 la prima presenza in prima squadra. Fino all'estate 2013, colleziona però solo 14 scampoli di partite (con un gol nel preliminare di Europa League con lo Sparta Praga), mentre con la formazione riserve realizza 7 gol in 24 gare. Per maturare e giocare con maggiore continuità, va in prestito nella Serie B tedesca con l'Arminia Bielefeld, ma anche qui rende meglio con la seconda squadra (5 gol e 2 assist in 8 partite) che con i "grandi" (1 centro in 11 sfide). Torna al Feyenoord la scorsa estate ed è l'anno dell'esplosione: tanta panchina, tanta tribuna ma lo scorso 8 febbraio cambia qualcosa.
OCCASIONE PER L'ITALIA - Rutten gli concede 44' contro il Cambuur, poi lo ripropone contro Excelsior, Utrecht, Breda, Dordrecht e PSV e nelle ultime due occasioni arrivano anche le prime reti ufficiali in Eredivisie, con la doppietta contro gli uomini di Cocu alla prima da titolare. Bellissima la mezza rovesciata mancina del momentaneo 1-0, da sballo il controllo di petto e tiro al volo ad incrociare del raddoppio. Seconda punta di grande dinamismo, mancina naturale (ma calcia bene anche col destro), abile negli spazi stretti e dotato di una tecnica di base importante. Per le sue caratteristiche, è un giocatore che può agire sia da falso nueve, così come esterno e il suo nome è sul taccuino anche di Inter e Roma. In scadenza di contratto a giugno, il direttore tecnico del Feyenoord van Geel ha però dichiarato che l'intenzione del club è di trovare quanto prima l'intesa per prolungare.
PRESTITO IN GERMANIA - Strappato ai rivali cittadini dello Sparta Rotterdam, il ragazzo di origini marocchine nel Feyenoord realizza nel suo primo anno 21 gol in 22 giornate con le formazioni giovanili, prima di ricevere in premio da Ronald Koeman nell'agosto 2011 la prima presenza in prima squadra. Fino all'estate 2013, colleziona però solo 14 scampoli di partite (con un gol nel preliminare di Europa League con lo Sparta Praga), mentre con la formazione riserve realizza 7 gol in 24 gare. Per maturare e giocare con maggiore continuità, va in prestito nella Serie B tedesca con l'Arminia Bielefeld, ma anche qui rende meglio con la seconda squadra (5 gol e 2 assist in 8 partite) che con i "grandi" (1 centro in 11 sfide). Torna al Feyenoord la scorsa estate ed è l'anno dell'esplosione: tanta panchina, tanta tribuna ma lo scorso 8 febbraio cambia qualcosa.
OCCASIONE PER L'ITALIA - Rutten gli concede 44' contro il Cambuur, poi lo ripropone contro Excelsior, Utrecht, Breda, Dordrecht e PSV e nelle ultime due occasioni arrivano anche le prime reti ufficiali in Eredivisie, con la doppietta contro gli uomini di Cocu alla prima da titolare. Bellissima la mezza rovesciata mancina del momentaneo 1-0, da sballo il controllo di petto e tiro al volo ad incrociare del raddoppio. Seconda punta di grande dinamismo, mancina naturale (ma calcia bene anche col destro), abile negli spazi stretti e dotato di una tecnica di base importante. Per le sue caratteristiche, è un giocatore che può agire sia da falso nueve, così come esterno e il suo nome è sul taccuino anche di Inter e Roma. In scadenza di contratto a giugno, il direttore tecnico del Feyenoord van Geel ha però dichiarato che l'intenzione del club è di trovare quanto prima l'intesa per prolungare.