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Ibra, Tour di offerte e la verità sul Milan
OFFERTE A RAFFICA – In questi mesi, il telefono di Raiola è preso d’assalto da ogni parte del mondo per Ibra: dalla Cina sono pronti a tutto pur di prendere anche lui, il MLS c’è un progetto di sponsor impressionante per sostenere l’operazione Zlatan, da Dubai le sirene a suon di milioni non sono mancate. Solo calcio ricchissimo e ‘marginale’? Non è detto: in Premier League qualcuno ci ha fatto un pensiero, più il Manchester United del Chelsea, sfumate tentazioni per Ibrahimovic che il calcio inglese non l’ha mai assaggiato. Ma prima di tutto ci sono le pretese economiche. Zlatan non farà alcuno sconto, accetterà l’offerta più vantaggiosa sotto tutti i punti di vista: durata del contratto, stipendio, qualità di vita. Vuole chiudere da Re, insomma. Non da statua.
MILAN, MISSION IMPOSSIBLE – Per questo ragionamento, già filtrato attorno a Ibra dal suo entourage, l’opzione che porta al Milan resta difficilissima. Non da escludere a priori, perché Adriano Galliani su sogno espresso del presidente Berlusconi un tentativo vorrà farlo, non mancano i contatti con Raiola e l’opportunità di prendere Zlatan a costo zero (di cartellino, s’intende…) è più che allettante. Ma al momento le mire di Ibra vanno su altri profili, altri progetti, soprattutto altri stipendi: il Milan lo sa e anche per questo non ha fatto scattare alcuna caccia allo svedese, né tormentoni di mercato in partenza. Di sicuro, il sogno c’è. Com’è certo che Ibrahimovic sta cercando offerte mostruose. Ma finché non è presa una decisione non è da escludere nulla. Certo, il Milan anche stavolta (come nella scorsa estate quando Ibra non è mai stato davvero vicino, anzi) vede Zlatan lontanissimo. Un ritorno più impossibile che mai: questa è la realtà, ad oggi. V’immaginate la sua statua al posto della Madonnina?