Getty Images
Giannichedda a CM: 'Juve quasi scudettata. Lazio, Champions difficile'
Giuliano Giannichedda, doppio ex di Lazio e Juventus, con i biancocelesti ha vinto una Coppa Italia nella stagione 2003/2004 proprio contro la 'Vecchia Signora', che lo acquistò l'anno successivo. Grande grinta e temperamento, è un giocatore che ha fatto della corsa e della determinazione la sua peculiarità principale. Calciomercato.com ha intervistato in esclusiva il centrocampista, ora direttore sportivo e selezionatore della rappresentativa giovanile del Lazio.
Hai vestito le maglie di Lazio e Juve: con la società capitolina oltre 100 presenze, mentre con i bianconeri due anni transitori nei quali non hai giocato con troppa continuità...
'L'ambiente è diverso: é la passione a Roma è molto più accentuata, un po' meno nella Juventus, perché molti dei tifosi non sono a Torino. Ma a prescindere da questo, sono due tifoserie molto calde che giustamente vogliono sempre di più. I tifosi dimostrano ancora tanto affetto nei miei confronti, forse anche grazie alle mie caratteristiche di gioco. Il mio ruolo aiuta ed il fatto che io non abbia mai mollato probabilmente mi ha aiutato a rimanere nel cuore di tanti tifosi. E l'affetto ovviamente è reciproco'.
Lazio e Juve in questa settimana hanno perso l'Europa. Il Bayern Monaco è passato con merito, mentre la Lazio può recriminare per un arbitraggio 'distratto' ad Istanbul. Cosa comporterà per il campionato?
'La Juve ha incontrato una squadra molto più forte, il miracolo si poteva fare ma era molto difficile. Il Bayern si è dimostrato più forte, è un'armata, una squadra con giocatori eccezionali che fanno molte densità. I bianconeri hanno perso la possibilità di qualificarsi in semifinale all'andata. Dalla Lazio invece mi aspettavo qualcosa in più anche ieri sera, anche perché il Fenerbahce era alla portata dei biancocelesti. Si sono giocati anche loro all'andata tutto quanto, l'arbitro ha inciso con alcune decisioni ma si poteva fare di più ad Istanbul'.
La Juve ha già vinto lo scudetto?
'Secondo me sì. È attrezzata per vincere, è superiore alle altre, e solo per scaramanzia dico che potrebbe vincerlo'.
E la Lazio può ancora raggiungere il terzo posto?
'Difficile, sono andati persi tanti punti inutili, poi se il Milan continua a viaggiare così è un problema. La corsa è aperta ma il Milan e il Napoli sono favoriti per la Champions'.
Lazio bestia nera della Juve: quest'anno un pareggio in campionato, poi i biancocelesti hanno eliminato la Juve dalla coppa Italia guadagnandosi la finale. Lunedì l'ultimo atto: che partita ti aspetti?
'Sarà una partita bella, aperta, tra due squadre deluse da una Europa sfuggita, e che quindi dovranno cercare di riprendersi subito. La Juventus è superiore come valori, ma la Lazio con tutti a disposizione può dar fastidio a chiunque. Certo, le assenze peseranno'.
Il derby in finale di coppa Italia è un'eventualità concreta, l'Inter è in difficoltà e ha tanti infortunati. Il derby dà già tante emozioni, cosa accadrebbe con un trofeo in palio?
'Il derby è partita particolare, secondo me la partita più bella del mondo, con un clima veramente straordinario in campo. Purtroppo fuori a volte accadono cose che non dovrebbero accadere. È chiaro che con in trofeo in palio sarebbe ancora più importante perché chi vince alza una coppa, ma bisognerà giocarlo come se fosse solo una finale, e non una stracittadina, chi gestirà meglio la tensione avrà la meglio. La Lazio è più equilibrata, ha un'idea di gioco, e i calciatori da un anno ormai fanno un tipo di lavoro. La Roma invece paga il cambio di allenatore e i continui cambi di modulo: non la vedo ancora equilibrata e concreta'.
Nella Juve e nella Lazio si parla di cessioni eccellenti, quelle di Vidal ed Hernanes. Che ne pensi?
'Se si vuole migliorare non si devono vendere i giocatori più forti, sono dei valori aggiunti. Certo se dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile che permetterebbe di rifondare una squadra... ci si potrebbe pensare. Ma io non venderei né l'uno né l'altro'.