Un uomo nuovo, un giocatore rinato. Non è stata un'annata semplice per Daniele De Rossi, gli infortuni muscolari, la perdita del posto da titolare nella Roma, la sensazione di dover emigrare per giocare con continuità hanno rischiato di chiudergli le porte dell'Europeo. Qualcosa però negli ultimi due mesi e mezzo è cambiato. Una volta superati problemi fisici, De Rossi è tornato ad applicarsi, ha recuperato l'insufficienza e ora punta all'otto in pagella. Merito del suo tutor, Antonio Conte, che senza troppi giri di parole gli ha fatto capire di voler puntare su di lui in Francia, solo se avesse recuperato la condizione. Capitan Futuro l'ha ascoltato e accontentato, il resto l'ha fatto il ct che nel ritiro gli ha trasmesso la sua voglia di non mollare mai, di sentirsi protagonista. Da alternativa DDR è diventato il perno intorno al quale è stato costruito il centrocampo azzurro. ANCORA ROMA - "Quando la Roma vinceva senza di me si diceva: è fatta, ce lo siamo tolti di torno...". Ora che è tornato le sue parole nella conferenza odierna a Casa Azzurri suonano come una rivincita. Nell'ultimo anno De Rossi ha imparato ad accettare le critiche costruttive e a non considerare le dichiarazioni di "chi fatica a capire la differenza tra un pallone e una noce di cocco". Dopo essersi ripreso la Nazionale ora vuole riprendersi la Roma. L'ipotesi MLS, valutata in queste settimane, è stata messa da parte, almeno fino al 2017. Il futuro del centrocampista classe 1983 sarà ancora giallorosso, un futuro nel quale non reciterà da comparsa.